Przemyslaw Wiśniewski è partito per la Polonia subito dopo la gara con il Catanzaro per preparare le gare di qualificazione in programma. Per il centrale dello Spezia, fra i migliori nel difficoltoso inizio di stagione, quella del ritorno in Nazionale è una grande opportunità, che mancava da almeno due anni. “Non mi ha colto di sorpresa – ha affermato ai microfoni di TVP Sport – perché l’allenatore Prasoł è venuto a vedere la partita con la Sampdoria e dopo la partita mi ha spiegato che sarei potuto rientrare nella rosa. Poi è arrivata la chiamata definitiva. È un bene che non l’abbia saputo dai social, come la prima volta in cui non sapevo nulla e avevo anche già programmato le vacanze“. E almeno stavolta, rispetto alla scorsa in cui non giocò nemmeno un minuto, spera quantomeno di esordire contro Olanda o Finlandia. Il corazziere ricorda poi il periodo buio successivo proprio a quella chiamata: la retrocessione in B con lo Spezia e la rottura del crociato.
Le offerte e la permanenza
Prima dello stop forzato, come ha raccontato anche l’agente, erano arrivate diverse offerte: “Una dalla A ma anche dalla Premier, cui ero molto vicino. Il trasferimento era in programma lunedì, il mercoledì prima mi sono infortunato” spiega. Un dolore lancinante, come un qualcosa che si spezza. Il resto è stato una lunga riabilitazione e il ritorno in campo. “Ho giocato 36 partite nella scorsa stagione, sono rientrato abbastanza velocemente anche se mi rendo conto che il mio ginocchio è diverso da prima. Devo fare continuamente potenziamento ma sono contento di poter giocare ancora ad alto livello. Per molto tempo non sono riuscito a fare un intervento, nelle prime tre o quattro partite non ne ho fatto nemmeno uno” continua.
Ripartire… dallo Spezia
Dopo la finale persa ai play-off si riparerà ancora in maglia bianca. “Ripensando a quella partita forse ci è mancata la giusta mentalità, la voglia di lottare e la consapevolezza che certe partite cambiano la vita. Sembrava che per alcuni fosse la prima della stagione, è stata una delusione, non funzionava niente. Forse eravamo stanchi per le tante gare, ma mi ha fatto arrabbiare che alcuni si siano un po’ lasciati andare” spiega ancora Wiśniewski. Ma il passato non torna e conta il presente, su cui il difensore è concentrato: “Abbiamo cambiato parecchio e diversi giocatori non sono al top. Abbiamo ringiovanito la squadra con tanti ragazzi del settore giovanile che si allenano con noi. Ma non mi pronuncio: anche l’anno scorso siamo partiti male, poi è andata come sappiamo. Siamo all’inizio e tutti stiamo capendo dove potremo arrivare“.
“Vicino a lasciare lo Spezia”
Il mercato è ufficialmente finito e per Wiśniewski (Melissano docet) sono arrivate offerte che lo Spezia ha rifiutato. “Ero molto fiducioso per un trasferimento, ora tutte le porte sono chiuse. Speravo davvero che accadesse qualcosa, ma il club ha deciso di non lasciarmi andare. Ho ancora due anni di contratto e la cifra richiesta era molto alta. Abbiamo dialogato fino all’ultimo giorno di mercato e lunedì ci sono stati altri movimenti. I colloqui sono andati avanti fino alla fine, ma il DS mi aveva già detto che di fronte a una buona offerta mi avrebbero lasciato andare ma non l’ultimo giorno di mercato“. Ed effettivamente la chiamata è arrivata, ma forse fuori tempo massimo: “Ho cercato di tornare nella massima categoria italiana, penso che dopo la scorsa stagione potessi avere delle opzioni, ma alla fine sono rimasto allo Spezia“.
Nazionale, ci rivedremo
Intanto c’è la Nazionale: “L’Olanda è sicuramente favorita, ma con la Finlandia dobbiamo vincere. Non dobbiamo avere paura di nessuno perché anche noi siamo forti. E intanto spero di tornare presto a vestire la maglia della Polonia“.

Speriamo non parta prima di Gennaio, l’entusiasmo certo traspare ……