L’ex aquilotto Emanuel Gyasi, approdato al Palermo nell’estate del mercato, ha raccontato al Corriere Dello Sport le sue prime sensazioni da calciatore rosanero, nella città in cui è nato ma in cui mai è riuscito prima di ora a giocare. L’attaccante ha spiegato le sue sensazioni sulla nuova avventura ripartendo anche dal suo pregresso con lo Spezia.
Emozioni aquilotte
In particolare, nel ripercorrere la carriera ricorda la rete al Milan: “Un’emozione segnare a San Siro all’ultimo minuto di recupero in un palcoscenico da sogno. Fu incredibile. Ma per me il momento più bello è stato quello della finale play-off nel 2020: segnai a Frosinone il gol vittoria, era la prima in A dello Spezia” racconta. E proprio nel Golfo Dei Poeti è diventato ciò che è oggi anche grazie ai tanti allenatori che si sono susseguiti in panchina. Uno di questi è Pasquale Marino, che Big Papa ricorda con grande gratitudine, ma non solo: “Persona stupenda, mi ha dato fiducia e fatto esordire in B, ho un rapporto bellissimo. Poi Italiano: un tecnico con cui abbiamo fatto la storia del club andando in A e mantenendola. Thiago Motta mi ha aperto la mente, utilizzandomi in più ruoli. Con lui mi sento spesso” afferma.
Ambizione
Intanto a Palermo si lavora per vincere il campionato: “Stiamo crescendo, vedremo presto i progressi. L’inizio è stato buono, Inzaghi è carico e preparato, lavoriamo sull’intensità e gioca chi va più forte. Il Barbera sarà la nostra forza, ma in B è sempre difficile fare punti, bisogna battagliare su ogni campo” conclude.
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