Sergio Ferretti, indimenticato ex aquilotto degli anni ’80, in occasione di Spezia-Palermo entrerà nella Hall Of Fame dello Spezia. In una lunga intervista a La Nazione ha espresso l’enorme emozione che sarà l’entrare nella galleria degli eroi delle Aquile: “Qualcosa che mi riempie di gioia, un onore incredibile, l’emozione più grande della carriera. Per me la maglia bianca ha un valore inestimabile, nell’86 realizzammo un’impresa. E anche con i tifosi è bellissimo: dopo 40 anni mi accolgono ancora tutti benissimo“. Servirebbe una sorta di premio cumulativo di quella squadra secondo l’ex calciatore, per la grande impresa di aver vinto un campionato praticamente senza società alle spalle, in una dimostrazione di attaccamento alla maglia incredibile. Quindi, Ferretti ricorda quei mesi di grande difficoltà, ma in cui tutti decisero di restare e dare una mano, tifosi compresi. E c’è da credere che tornare al Picco sarà una grande emozione.
Dai Aquile
Lo Spezia attuale non è partito nel migliore dei modi e Ferretti prova a dare la sua interpretazione: “Alcuni dei giocatori partiti erano i cardini, da Pio Esposito a Reca ed Elia. Spero che i sostituti siano al loro livello anche se non sarà facile. Prima di tutto bisogna confermare la categoria, poi si vedrà“. Innanzitutto, quindi, c’è da sistemare un attacco che al momento è ancora a secco: “Vlahovic spero possa fare la stessa strada di Pio, il reintegro di Lapadula è importante“. E poi Zurkowski, ma anche il punto fermo D’Angelo in panchina: “Non credo che sarà un campionato di sofferenza, ma per vincere serve fare tanti gol” chiude.
