Il cuore del tifo spezzino ha battuto forte al Trofeo Mattia e Ilaria, evento organizzato per ricordare due grandi sostenitori delle Aquile, scomparsi troppo presto ma mai dimenticati.
Un pomeriggio di memoria e passione
Come racconta La Nazione, sono stati oltre 150 tifosi bianchi a partecipare al centro sportivo del Trincerone, gestito dall’ex giocatore aquilotto Massimo Melucci, per celebrare la memoria di Mattia e Ilaria. Due ragazzi cresciuti tra gli scaloni della Curva Ferrovia, simbolo di una passione pura e condivisa. L’iniziativa, promossa dal club Orgoglio Spezzino guidato da Paolo Gnaga con il contributo di Liviana Ratti, ha visto anche la partecipazione di Beppe Vecchio, responsabile del settore giovanile dello Spezia e presidente onorario del sodalizio.
Il quadrangolare e i premi speciali
Il torneo è iniziato con uno striscione dal messaggio forte e chiaro: “Mattia e Ilaria sempre con noi”. In campo, quadrangolare tra Orgoglio Spezzino, Amici di Mattia, Fedelissimi e Curva Ferrovia. La vittoria è andata proprio alla Curva Ferrovia, che ha superato ai rigori l’Orgoglio Spezzino. Premi individuali per Mirco Chella (miglior portiere, in memoria di Paolo Olivieri) ed Elia Maccarone (miglior giocatore, per ricordare Francesco Chella e Paolo Torri). Riconoscimenti anche per Marco Frione, storico capo Ultras, e per Nicoletta delle Curve Pericolose.
Tifo, ricordi e appartenenza
La serata si è chiusa con una cena conviviale, tra aneddoti e ricordi dell’amato Spezia. Momenti di forte emozione hanno attraversato la comunità aquilotta, unita da valori di appartenenza e orgoglio. “Armonia perfetta, emozioni forti tra lacrime e gioia pura“, ha dichiarato l’avvocato Massimo Lombardi, tra i fondatori del club Orgoglio Spezzino. Un concetto ribadito da Milo Campagni: “Di padre in figlio, con le Aquile in testa e Mattia e Ilaria nel cuore“. Toccanti anche le parole di Liviana Ratti: “Un evento bellissimo, tra i più intensi delle dodici edizioni. Tantissima gente, soprattutto giovani, una soddisfazione enorme. Inevitabile la commozione nel consegnare l’aquila a Marco Frione, legatissimo a mio figlio Mattia”.
(Foto: Orgoglio Spezzino 1988)