Uno spezzino che torna a casa, non è nemmeno il primo. Dopo le due partite già giocate con la maglia della sua città, Antonio Candela ha parlato oggi in conferenza stampa delle sue prime impressioni nel rivestire la casacca con cui è cresciuto, oltre a spiegare le sue ambizioni personali e di squadra. Ecco le sue sensazioni.
Le parole di Candela
Sul ritorno allo Spezia: “Tornare a casa è bellissimo, non potevo desiderare altro. Prendo il posto di Elia, ma non mi paragono a nessuno: ho caratteristiche differenti, penso a fare il mio e a dare una mano anche a livello realizzativo. Posso fare entrambe le fasi senza trascurarle: nasco terzino ma posso migliorare anche sotto porta”.
Sul gruppo: “Impatto positivo, conoscevo già l’ambiente e si lavora bene. Nelle prime due partite potevamo fare meglio, ma siamo all’inizio e siamo qui per lavorare. Potremo fare già molto bene a partire da domenica. Fare il ritiro con squadra e allenatore aiuta ad entrare meglio nei meccanismi, ma tutti ci hanno fatto capire da subito come si gioca. Il ritiro prepara, ma applicandoci al 100% non ci saranno problemi”.
Su che Spezia ritrova: “Più solido, forgiato dai tre anni in A. In B è una piazza importante e il Picco oggi è un gioiello. Ho notato maggiore vicinanza del pubblico, grandissima coesione: l’ho visto anche col Venezia nell’ultima partita di due anni fa. Tornare a casa dopo tanto è emozionante e ringrazio il club: non vedo l’ora di ricominciare in una piazza che mi ha permesso di crescere. Oggi ci torno più maturo”.
Sull’inizio: “Non ci interessano le proiezioni, pensiamo a noi. Ho trovato una squadra con un gruppo bellissimo, con giocatori forti. C’è stata qualche assenza, ma ci stiamo riprendendo e potremo dire la nostra. La B è un campionato difficile e lo sappiamo, pensiamo di partita in partita. Ne abbiamo parlato: vogliamo raggiungere il prima possibile i 45 punti, poi da lì andremo avanti. Vorrei dare il mio contributo con assist e gol ma essendo spezzino sento tanto questa maglia e vorrei trasmettere positività”.
Sulla carriera: “Non ho rimpianti, cerco di dare sempre il massimo dentro e fuori dal campo. Si può essere o meno fortunati, ma pensiamo a lavorare dando il meglio. Il calcio è un mondo particolare e in un anno cambia tutto. Ma sono qui per dare tutto me stesso”.

