“Retrocesso” in Serie B dopo il pasticcio di Milan-Bologna, l’arbitro Michael Fabbri incappa in un’altra giornata non certo da ricordare al Penzo di Venezia. Il VAR Pezzuto ha tanto lavoro da fare per correggere il collega, ma sbaglia anche lui. Corretta l’espulsione di Vignali, ma né arbitro né squadra a Lissone si accorgono dell’intervento di Busio su Soleri a inizio azione. Un errore piuttosto evidente. Niente da eccepire sul rigore al Venezia, visto che Soleri tocca netto Haps, mentre sul 2-0 di Compagnon è il check a chiarire il tocco di mano. Non va meglio la ripresa: sa ammonire per proteste perché non gestisce i giocatori in campo e infine prende un abbaglio sul non tocco Hristov-Busio concedendo un rigore che non esiste. Ennesima review e altra decisione cambiata.
La moviola di Venezia-Spezia
Sui nazionali si leggono insufficienze più o meno lievi: 5,5 su La Gazzetta Dello Sport, più netto 5 per Corriere Dello Sport e Tuttosport. Sui locali La Nazione assegna un deciso 4,5: “Grave l’errore nell’azione del rosso a Vignali visto il fallo su Soleri precedente. Salvato dal VAR sul tocco di mano di Compagnon e sul rigore inesistente su Busio“. Di avviso simile anche Il Secolo XIX (4): “Di questo passo finirà in C. Condiziona la partita, in una partita facile non emerge mai la sua personalità e si fa correggere per tre volte dal VAR. Molto male“.
Disastroso Fabbri
Il quotidiano genovese dedica poi un altro approfondimento al direttore di gara. Perché al netto dei limiti dello Spezia, ha condizionato la partita. Si ricorda il primo precedente con Vignali, che abbiamo sottolineato ieri durante la gara, ma anche il fatto che il fischietto arrivasse dagli errori di Milan-Bologna. E, curiosamente, l’errore sul rosso di ieri è lo stesso.