L’ex capitano del Verona Davide Faraoni, oggi svincolato, in un’intervista a Sky Sport ha parlato di tanti momenti della sua carriera, compresa la serata del Mapei Stadium e del finora unico spareggio disputato in A per rimanere in categoria. Quella sera, ancora amara per i tifosi dello Spezia, gli aquilotti persero la A proprio contro l’Hellas e sul 3-1 per i gialloblu l’esterno parò letteralmente un pallone diretto in rete provocando il rigore e la sua espulsione. Nzola si fece parare il tiro da Montipò e alla fine il risultato non cambiò. Faraoni, nel ripensare a quell’episodio, ha bollato in maniera netta come una leggerezza la sua decisione. Ecco l’estratto.
Le parole di Faraoni
Sono sincero, non vado molto orgoglioso di quella cosa. Ho fatto una ca***ta vera e propria, perché mancavano ancora 20′ più recupero e noi ci giocavamo la salvezza. Per una società e i suoi tifosi fa tutta la differenza, così come per i giocatori: in B i contratti si dimezzano, le carriere subiscono colpi duri. Oltretutto ero anche capitano. Magari a due minuti dalla fine sul 3-1 si può rischiare, ma così no. Avevo segnato, ma poi ho lasciato i compagni in difficoltà. Per me è stato un gesto folle, mi vengono i brividi a ripensarci. Per fortuna Montipò ha parato il rigore, che io nemmeno sono riuscito a vedere. Dopo quell’episodio sono rimasto seduto nella stessa posizione fino alla fine, poi negli spogliatoi è partita la festa e tutti mi hanno fatto i complimenti, ma mi hanno detto che se Nzola avesse segnato me l’avrebbero fatta pagare. Mi dico che con un pizzico di follia le cose si conquistano, ma qui forse sono andato oltre.