18 Ottobre 2025 - 15:00

Grazzini a SP: “Spezia, mancano almeno tre cose. E Non avrei tenuto D’Angelo”

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Lo Spezia torna in campo questa sera affrontando il Cesena al Picco. La squadra di Mignani arriva con una certa emergenza a giocarsi questo appuntamento, ma come sarà la squadra di D’Angelo? I bianchi devono vincere per lasciare l’ultimo posto in classifica e devono in ogni caso dare segnali di ripresa il prima possibile, ma la sosta sarà servita? E soprattutto questa squadra è in grado di riprendersi da un inizio così in salita? Sono tutte domande ricorrenti all’interno della piazza, che abbiamo provato ad analizzare in esclusiva con l’ex presidente (e fervente tifoso delle Aquile) Nanni Grazzini, che nonostante i suoi nuovi impegni con Haiki+S.p.a. non si perde una partita dello Spezia.

Come si esce da questo momento complicato?

A me sembra strano che questa squadra sia così in difficoltà. L’impianto è rimasto lo stesso e di solito la continuità paga. È mancato Pio Esposito ma secondo me la squadra ha subìto tanto il fatto di aver mancato la Serie A. Ho paura anche che nelle prime partite la squadra sia scesa in campo con un po’ troppa convinzione nell’approccio di essere in grado di competere per le alte sfere del torneo. Guardando lo Spezia vedo una squadra che va a corrente alternata e a sprazzi e non gira, che forse non tiene nemmeno più bene il 3-5-2.

Giusta la conferma di Luca D’Angelo?

Io personalmente non sono un fautore dei cambi di allenatore, sarebbe troppo facile dargli la colpa. È evidente che qualcosa non vada, dalla preparazione atletica all’aver perso Taddei come vice. Però vedo un D’Angelo diverso dall’anno scorso: è sempre stato un allenatore che tirava su la squadra, che sbraitava in panchina e che chiedeva il massimo. Ora lo vedo con tono quasi dimesso, ho paura che questo sia uno di quei casi in cui davvero una scossa servirebbe.

La società ha però preso una posizione solida, confermando ufficialmente il tecnico. Ora non può tornare in discussione subito no?

Pur essendo un uomo di calcio ed essendo stato presidente, devo prendere atto che non sono d’accordo con la scelta fatta dalla dirigenza. Ritengo che questa squadra non giri, che sia deconcentrata e che D’Angelo non sia più in grado di trascinare la squadra. Mi auguro sinceramente di sbagliarmi, ma ho la sensazione che abbiamo seri problemi e che non arrivi più quella spinta emotiva che serviva. L’allenatore sembra quasi guardare con rassegnazione gli eventi.

Vista la conferma di D’Angelo e che si va avanti con lui cosa si può cambiare? Modulo, interpreti, assetto?

Penso che il modulo non sia adatto a questa squadra, mentre l’anno scorso era perfetto. Abbiamo giocatori che rendono bene in nazionale come Wiśniewski e poi nel club fanno fatica. Qualcosa non torna, sicuramente c’è più di una cosa che non ha girato per il verso giusto ma non c’è una componente di reazione nella squadra in campo. Mi sembra che la squadra abbia qualche momento buono, ma solo a sprazzi e che prevalgano i momenti meno buoni.

Oggi arriva il Cesena, forse non nel suo miglior momento, ma si prospetta una gara tosta.

Il Picco è qualcosa di eccezionale, è un’arena e i veri gladiatori sono i nostri tifosi. Auguriamoci che la spinta sia sufficiente e che dopo la gara ragioneremo in termini diversi. Ho paura di questa partita, anche se è vero che il Cesena non è nella sua veste migliore. A livello psicologico una vittoria può rappresentare quella scossa, ma giocando anche bene. Vorrei vedere una squadra, ritrovando il gomitolo del gioco e la grinta che è scomparsa. 

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