Lo Spezia è ultimo in classifica e parallelamente scoppia l’amarezza dei tifosi aquilotti. Intercettati da La Nazione e da Il Secolo XIX, i sostenitori delle bianche casacche hanno vissuto un altro fine settimana da incubo e ora stanno vivendo l’addio di Luca D’Angelo. In molti, però, nutrono dubbi sulle reali qualità del gruppo: “Manca la qualità, per una squadra indebolita dalla scorsa stagione. La salvezza è possibile“, “Brutti segnali, è un problema mentale. La qualità lascia a desiderare e non è quella dell’anno scorso e la classifica è difficile“, “Dopo il pari lo Spezia si è spento e ha perso certezze“, “Viste le solite lacune” i commenti a caldo.
L’esonero divide
Altri si scoprono invece divisi sul tema esonero di Luca D’Angelo: “Scelta inevitabile per dare una scossa, forse tardiva“, “La squadra non aveva più stimoli“, è un primo campione. Altri, invece, non sono d’accordo: “Troppo facile prendersela con l’allenatore quando le cose vanno male. I problemi sono altri” è uno dei pensieri, cui se ne aggiungono altri. “La squadra stava ancora seguendo il tecnico, spero non sia l’inizio della fine“. In molti puntano il dito contro l’area tecnica, per non aver rinforzato adeguatamente la squadra in estate: “La squadra è lenta“, “Molti giocano arrabbiati per non essere in A“, “Ora serviranno subito risultati“. Altri, tornando indietro, parlano di dover cambiare tutto in estate post finale play-off, evidenziando il calo netto di questo inizio di stagione. E ora Pagliuca: “Scelta coraggiosa per un tecnico con idee innovative e grande motivatore“, nonostante gli indubbi meriti di D’Angelo.
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