27 Ottobre 2025 - 18:24

Di Staso a SP: “Spezia, ora rialzati. Fiducia in D’Angelo, ma non mi spiego tante cose”

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Spezzino doc, ex aquilotto, un cuore grande tinto di bianco e di nero. Gianni Di Staso, oggi allenatore dei giovani esordienti del Levanto, ha indossato la casacca ligure dal 1979 al 1983, con qualche parentesi a intervallare. 63 presenze e 5 reti, ne hanno fatto un calciatore ancora oggi indimenticabile per molti tifosi, anche perché l’amore per le Aquile non si è spento anche dopo il ritiro  e continua a seguire con continuità la squadra. Ha risposto quindi molto volentieri alle domande in esclusiva della nostra redazione sulla squadra di D’Angelo, che sta affrontando con grande difficoltà il campionato di Serie B. Ripartendo dalla vittoria di Avellino, con un occhio anche all’operato del tecnico, ha espresso il suo pensiero ai nostri microfoni.

Secondo lei la vittoria ottenuta con l’Avellino può essere il punto di svolta di questo campionato?

Io mi auguro e penso di sì, perché anche se arrivata in superiorità numerica, ho visto una squadra in crescita. Si sono viste buone trame di gioco, bene anche il fatto che abbiano segnato quattro calciatori diversi perché significa che il gruppo c’è. Esposito ha fatto una grande partita, è tornato quello che tutti conosciamo: se torna a giocare così può dare una grande mano. Penso sia una vittoria che dà fiducia e autostima.

Come mai lo Spezia è partito così male in campionato? La società ha sbagliato il mercato estivo?

La società a fine campionato aveva ribadito che questo campionato sarebbe stato diverso dallo scorso. Sono arrivati giocatori discreti, alcuni molto giovani, che però non facevano la differenza nelle loro squadre precedenti. Persi 5-6 elementi importanti la squadra è andata un po’ in difficoltà, ma non è certo da ultimo posto. Era fattibile aspettarsi un campionato diverso, penso sia più una questione mentale e non atletica, come se si fosse rimasti con la testa alla finale persa. Tanti giocatori hanno probabilmente subito quella partita con la Cremonese, questo non ha aiutato. Poi ci sarebbe da parlare anche del mercato aperto con l’inizio del campionato, perché pesa sull’aspetto mentale.

La conferma di D’Angelo è arrivata, pur con giorni surreali…

Non credo che D’Angelo sia colpevole di questa situazione negativa. L’allenatore fa con i giocatori che ha e che la società gli porta. La squadra ha dimostrato di essere con lui e quando i giocatori sono tutti con l’allenatore è inutile andare a cercare un sostituto. La società deve tener conto anche di questo aspetto. Si è creata un po’ di confusione perché non si capiva se il mister sarebbe stato esonerato, ma fortunatamente non è andato via. In più i tecnici disponibili sul mercato non sono fenomeni, si equivalgono, uno vale l’altro. D’Angelo invece conosce bene la squadra. 

Secondo lei come mai questo trend così negativo tra le mura di casa?

Non saprei, sta di fatto che è successo e recuperare i punti persi sarà difficile. Però il campionato è lungo quindi ci si può risollevare. 

Dalla miglior difesa ai 13 gol incassati, molti su piazzati. Come si spiega?

La difesa ha subìto troppo soprattutto nelle prime partite. Finora tutte le squadre affrontate andavano più veloci e nell’uno contro uno lo Spezia accusava spesso. Non saprei dire perché siamo partiti così, credo però che non sia solo un discorso della difesa, ma anche del centrocampo. La squadra ha subìto molto da calci piazzati perché difendeva stando molto attaccata  al portiere, senza andare in pressione subito sul giocatore. Si è visto soprattutto nella partita casalinga contro il Cesena. Lì la difesa era troppo bassa e non è intervenuta con grinta e cattiveria. Non mi spiego il perché, dato che i difensori sono gli stessi dello scorso campionato. 

Mercoledì lo Spezia sfiderà il Padova, che gara si aspetta?

Mi auguro che lo Spezia scenda in campo con la giusta grinta e cattiveria agonistica. Secondo me la squadra si è sempre impegnata, ma ha commesso troppi errori che l’anno scorso non faceva.

Lo Spezia a quale campionato può ambire?

Secondo me lo Spezia può fare un campionato tranquillo da metà classifica, provando a far emergere qualche giovane. A mio avviso la squadra non è da primi posti come l’anno scorso, però neppure da ultimi. La mia speranza è che si riprenda il prima possibile.

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