Un primo scorcio di campionato con poche soddisfazioni sia per lo Spezia che per il Mantova. Per entrambe non mancano i rammarichi sui punti persi e – in tema biancorosso – la Gazzetta di Mantova mostra uno spunto interessante. La squadra di Possanzini rende meglio nei secondi tempi, tanto che se avesse giocato solo i secondi 45′, oggi la squadra lombarda avrebbe ben 5 punti in più. Sei dei nove gol totali, infatti, sono arrivati dopo l’intervallo e anche le vittorie risalgono agli ultimi minuti. Da zona Cesarini a zona ACM è un attimo.
Il motivo
Secondo il quotidiano, la spiegazione di questo rendimento è anche tattica. Possanzini punta molto sul possesso palla facendo stancare l’avversario e alla lunga fargli perdere lucidità. Qualcosa che di fatto successe anche l’anno scorso, pur con lo Spezia ridotto in dieci: da 0-2 a 2-2 con il gol vittoria annullato. Tuttavia, il Mantova è riuscito a segnare soltanto nove gol con tre calciatori diversi ed è l’attacco meno prolifico del campionato. Un dato che stride se si pensa che i biancorossi sono invece primi in B per tiri totali e in porta. Anche per questo Possanzini chiede maggior concretezza. Di contro, lo Spezia ha proprio nella capacità di convertire a rete le azioni da gol una prerogativa: il 26% dei tiri finiscono in rete, contro il 14% di casa.
Quelle palle inattive…
Infine, il nodo palle inattive che evidentemente è un male in comune: a inizio torneo il Mantova ha concesso tantissimo dai calci piazzati, migliorando però nella tenuta e chiudendo le ultime due sfide a porta inviolata. Diverso il discorso dei bianchi, che invece continuano a incassare gol da palla ferma (anche contro il Bari, undicesimo).
DONADONI: “LA SOSTA È SERVITA. VOGLIO UNA SQUADRA PIÙ INTENSA”
