Salvatore Esposito è ancora ai box, proverà a rientrare in gruppo la prossima settimana e testare le sue ferite muscolari per andare forse almeno in panchina contro il Modena, così come Di Serio. Mentre Adam Nagy, come scrive Il Secolo XIX, ha uno stato influenzale che gli ha vietato almeno tre sedute e pare debilitato. Comotto è il giovane più promettente, il nuovo che avanzerà, ma deve aspettare a ricevere compiti così delicati, specie in momenti difficili. Cassata e Vignali non hanno mai avuto le stimmate dei registi e c’è poco altro in rosa. Così, quasi sicuramente, se le indicazioni che arrivano dal campo resteranno tali, Roberto Donadoni pare voler affidare la cabina di comando nel mezzo del campo a Filippo Bandinelli, che magari rispetto a qualche anno fa sembra avere meno il passo della mezzala e più quello del ragionatore e organizzatore della squadra. Una terra di mezzo che quindi avrebbe oggi allo stadio “Sannazzari” di Chiavari un nuovo padrone, per emergenza ma con prospettiva futura. Il centrocampista fiorentino, con quella di oggi, sarà solo alla terza presenza in stagione (70 complessive nello Spezia), dopo l’intervento chirurgico effettuato in estate, togliendogli la possibilità di svolgere tutta la preparazione estiva. Sulle spalle a 206 partite in Serie B ed è quello sul quale Donadoni può far ripartire la squadra.
Il cambio tattico
Oggi a Chiavari, Bandinelli potrebbe avare ancora Cassata da una parte e magari Kouda più che Vignali dall’altra, in un assetto che ricorda il 3-5-2 ma che nella realtà maschera una linea difensiva quasi a cinque. La carta potrebbe variare un po’ il tema del match odierno, anche perché serve saggezza e geometria nella zona di centrocampo, contro una squadra che aggredisce continuamente e che rincorre quasi per missione tutte le seconde palle, giocando su un campo a dimensioni ridotte.
