In vista di Frosinone-Spezia, La Nazione ha intervistato un doppio ex della contesa come Felice Evacuo. Da attaccante ha vestito entrambe le maglie, ma con quella bianca ha conquistato il Triplete in C nel 2012 e messo a segno 21 reti. Ricorda volentieri i bei momenti vissuti in Liguria, ma ammonisce: “Salvarsi è possibile, ma dal mercato dovranno arrivare elementi forti ed esperti e non giovani scommesse. Sicuramente la finale play-off ha lasciato strascichi, ma la rosa è di categoria. Finora non ha espresso i gusti valori e quindi servirà una ventata di freschezza per tutti“.
Il Picco torni a ruggire
E poi c’è il rendimento casalingo, con una sola vittoria: “Per giocare in quello stadio serve personalità, non solo tecnica. Bisogna saper reggere la pressione. Io al Picco mi esaltavo, anche nei momenti difficili. Ne avemmo tanti, ma in quel gruppo c’erano giocatori veri e arrivammo a un’impresa memorabile” spiega. Intanto a gennaio serviranno rinforzi un po’ ovunque: Evacuo ipotizza 5-6 innesti: “Bisogna cedere i giocatori che non stanno rendendo e prenderne altri all’altezza della piazza quando si parte così male“.
Prima la salvezza
Chiaro che ora l’obiettivo primario sia la salvezza, ma secondo l’ex attaccante c’è dell’altro: “Se la squadra avrà le capacità di ribaltare velocemente la situazione potrà anche pensare ai play-off vista la poca distanza. La base è buona nel complesso” chiosa. La partita di Frosinone non sarà certo delle più facili, ma anche se è primo l’undici di Alvini non ha così tanta distanza dallo Spezia: “Singolarmente i bianchi sono superiori, possono uscire indenni dallo Stirpe. La guarderò da addetto ai lavori, anche se il ricordo della Liguria è più forte“.

