Si chiude l’anno solare con una partita quantomeno cruciale per le sorti dello Spezia, che vale tanto se non tutto. Sono lontani i fasti della prima parte di 2025, quando i bianchi hanno lottato a lungo per la Serie A, perché sabato sera potrebbero ritrovarsi fuori dalla zona rossa oppure ultimi in classifica. Un mezzogiorno e mezzo di fuoco come lo definisce Il Secolo XIX, contro un Pescara che ha dimostrato di essere vivo eccome. Non può bastare solo il calore del Picco, serve una risposta importante in campo per una squadra che nelle ultime due partite contro Modena e Frosinone ha oggettivamente mostrato la peggior versione di sé. 44 tiri verso la porta, 6 pali avversari e almeno 10 grandi occasioni da gol, per una squadra in difficoltà costante.
Tutto più difficile
Sarà una gara da scossa, anche perché mancheranno sia Esposito (squalificato) che Bandinelli. Il mediano è uscito malconcio dalla sfida dello Stirpe e attende di capire l’entità del danno muscolare. L’ennesimo di una lista ormai molto lunga. In mezzo al campo, quindi, le scelte saranno praticamente contate e qualcuno dovrà stringere i denti: Nagy (non al top) andrà in cabina di regia, con probabilmente Cassata e Kouda ai suoi lati. Poi ci sarà il mercato, per cui l’area tecnica sta approntando le giuste soluzioni il più in fretta possibile.

