Roberto Donadoni, tecnico dello Spezia, ha preso la parola in sala stampa dopo la partita contro il Pescara. L’allenatore bianco ha parlato della prestazione dei suoi ragazzi e delle sue aspettative per il 2026 e per il mercato ormai in arrivo. Vi proponiamo le sue riflessioni.
Le parole di Donadoni
Sulla partita: “Il ricovero è sempre più vicino (ride n.d.r.). Per come abbiamo affrontato la gara bisogna essere più bravi a concretizzare. Spesso dico ai ragazzi di avere maggiore cattiveria in tutte le fasi, ma vale sia per quando si deve difendere sia attaccare. Desplanches ha fatto una grande partita, portiamo a casa tre punti importanti ma c’è tanto da fare e da migliorare. Domani ne parleremo ancora”.
Su Bandinelli: “Si è allenato a pieno ritmo gli ultimi 2-3 giorni ed era idoneo. Ha avuto un risentimento e l’ho dovuto cambiare, mi dispiace perché per noi è importante. Comotto ha giocato bene, abbiamo visto una prova positiva ma da lui mi aspetto di più per le qualità che ha. Deve imparare, crescere e saper gestire meglio questi momenti. Non sono partite facili e la classifica nemmeno. Attraverso queste situazioni si cresce”.
Su Beruatto: “Lo spirito combattivo e la voglia di non mollare è fondamentale, specie con questa classifica. Serve crescere nella gestione della partita, nel tenere la palla con personalità. A questo va tenuto di pari passo lo spirito chiave: senza questo atteggiamento diventa tutto inutile e Beruatto sta giocando in una posizione che non ha fatto spesso ma sta migliorando. Può fare ancora meglio. Per far sì che un singolo sembri anche più bravo serve maggior collaborazione da parte dei compagni”.
Sul mercato: “Quando si avvicina il mercato è tutto un pour parler e poi tra poco si partirà ufficialmente limando le lacune che ognuno pensa di avere. Non so come andranno a finire le cose, ci tengo a dire è che è importante chi resta e chi arriverà abbia la certezza di capire che indossare questa maglia ha un peso. Chi non è soddisfatto e non è contento cerco di renderlo partecipe, ma la cosa fondamentale è che non manchino le motivazioni”.
Su Artistico: “Sapevo che entrando avrebbe segnato (ride n.d.r). Ho attaccanti che possono interscambiarsi e sono soddisfatto. Il Pescara ha valore, se la giocherà fino in fondo. Per noi è fondamentale che tutti si sentano protagonisti, Artistico ha fatto 2-3 gare di fila e un paio di gol che hanno dato risultati importanti: ho dato continuità a Di Serio e Soleri, ma so che ho giocatori freschi che possono entrare e dare una spinta importante. È fondamentale entrare con la testa giusta e qualcuno l’ha fatto. Abbiamo giocatori con un buon potenziale ma spetta a loro dimostrarlo”.
Sulle caratteristiche chieste: “Per avere la possibilità di cambiare modulo bisogna avere certe caratteristiche. Giocando con tre giocatori là davanti significa far giocare uno solo dei cinque a disposizione. In quel caso bisogna variare certe qualità, se ho una difesa a quattro o un centrocampo a quattro devo adattare diverse situazioni. Il mercato deve agire in maniera precisa e lavoreremo in una direzione chiara. Sicuramente faremo in modo di variare un po’ la nostra fisionomia, in base a chi arriva e a chi partirà”.
Sull’approccio: “Non è stata la partita in assoluto migliore. Volevamo prenderli alti e dopo 25′ ci siamo tirati indietro con l’idea di crearci più spazio nelle ripartenze facendoli sbilanciare”.
Sui tifosi: “Approfitto per ringraziare i tifosi, ci stanno dando un supporto importante. Non sono mai stato abituato a fermarmi fuori o andare a prendere gli applausi, oggi cerco di mantenere le energie per quello che serve. Da parte mia c’è grande affetto e li ringrazio”.
Sul bilancio del suo arrivo: “Quando perdi delle partite non si può essere soddisfatti. Qualcosa in più si poteva avere e si doveva, ma è solo merito o demerito nostro. Sappiamo quali sono i nostri limiti e lì dobbiamo lavorare. Insistiamo sui pregi: non abbiamo mai rinunciato e questo deve essere un punto di partenza”.
Sulle lacune della rosa: “C’è bisogno di qualche giocatore che abbia un po’ più di gestione nei momenti complicati e la personalità giusta. Avere 2-3 giocatori di grande carattere può giovare alla squadra: un aspetto fondamentale è questo al di là del ruolo specifico”.
