A poche ore da Spezia-Salernitana, Il Mattino ha chiesto un parere all’ex attaccante granata Renato Greco, che ha militato in B negli anni ’90 con la maglia del club campano. L’ex centravanti si è concentrato sulla fase offensiva della squadra di Marino e sulle difficoltà di Cerri. L’attaccante non segna da oltre cento giorni e 12 partite, con due rigori sbagliati nel mezzo: “Un attaccante vive male questi momenti, ma Cerri lavora bene per la squadra ed è comunque un obiettivo. Se poi arriva una vittoria ancora meglio“. Parola d’ordine, ad ogni modo, tranquillità, per tutti. E intanto anche Simy è rientrato a pieno regime: “Magari tornasse il calciatore ammirato in passato, tutti devono farsi trovare pronti“.
Cura Marino
Greco ha avuto a Foggia proprio Marino come allenatore: “Già all’epoca era un ottimo tecnico – ricorda – e mi ha insegnato tanto. Fa stare tranquilli in campo e oggi per la Salernitana è un aspetto fondamentale. Ha dato una scossa motivazionale al gruppo, ma se è il quarto allenatore significa che qualcosa di più profondo è il problema. Forse ora anche i giocatori hanno capito che rischiavano la retrocessione“. E oggi c’è la gara con lo Spezia: “Vedo una Salernitana in salute, con le giuste motivazioni e che farà la sua partita. Lo Spezia ha quasi perso il treno per la promozione diretta e potrebbe accusare il colpo a livello psicologico“. Gli 8 punti conquistati in trasferta in campionato non fanno stare tranquilli, ma servirà lo stesso spirito messo all’Arechi puntando sui migliori: “Non mi aspetto alcun turnover, servono i migliori. La gara con lo Spezia può diventare quella decisiva: se i granata dovessero vincere potrebbero permettersi poi anche tre pareggi negli scontri diretti. Però fare calcoli non serve, bisogna fare un passo alla volta” conclude.