Non ci sono dubbi: sarà un’altra estate rovente in Serie B. In seguito al caso Brescia e alla conseguente sospensione dei play-out, si apre ora un nuovo filone sulla giustizia sportiva che rischia di andare per le lunghe. Difficile capire oggi i prossimi effettivi risvolti, ma il Corriere dello Sport ha chiesto all’avvocato Eduardo Chiacchio una disamina sui possibili scenari, che vi proponiamo.
Le parole di Chiacchio
Dopo la notifica della conclusione delle indagini, la società può produrre la documentazione a sua difesa. Una volta esaminate le memorie, la Procura può archiviare il procedimento o deferire il club dinanzi al TFN disciplinare. I tempi? Si svolgerebbe tutto con termini abbreviati e l’udienza dibattimentale fissata a dopo il deferimento. La sentenza di primo grado si può impugnare di fronte alla Corte Federale di Appello e infine al CONI, sia da parte della società che da parte dell’organo requirente.
Il punto
Tradotto: ci vorrebbero almeno 20 giorni di per arrivare a un punto, con termini abbreviati. Pare improbabile che le gare dei play-out si possano giocare prima di 2-3 settimane, suscitando grande clamore da parte delle società coinvolte. Possibile che Frosinone, Salernitana e Sampdoria si costituiscano in giudizio come terze interessate.