Lo abbiamo visto per qualche sprazzo di gara contro la Sampdoria, ma c’è pure il campionato di Christian Comotto fra i temi dell’inizio della stagione regolare. Ne scrive questa mattina Il Secolo XIX, spiegando come intorno al talentino del Milan ci siano tante attese e soprattutto molti occhi addosso. D’Angelo spera di spegnere un po’ di riflettori che il diciassettenne ha su di sé, che intanto però potrebbe fare la storia.
A caccia di record
Comotto è un classe 2008 e se dovesse entrare in campo contro la Carrarese alla prima di campionato potrebbe scrivere un nuovo traguardo. Il quotidiano ricorda come già lo Spezia detenga un primato nel dare spazio ai giovani: successe in A con Julius Beck, che Gotti fece esordire contro la Lazio a Roma a 17 anni e 5 mesi. In precedenza, tornando parecchio indietro nel tempo, ci sono Bermone (17 anni e 14 giorni, 1931), Venturini (17 anni e 2 mesi, 1932), pure Candela (che però giocò solo in Coppa Italia a 17 anni e 3 mesi). E poi ancora i 16 anni appena compiuti di Passiglia in C2, gli 8 mesi in più di Tarasconi nel 1981 e ancora Ricci, Rossetti, fino ai 15 anni e 9 mesi di Bertoneri. Di fatto, sfogliando i libri, Comotto non sarebbe il più giovane in assoluto, ma sarebbe naturalmente in una cerchia ristretta.
Ma se dovesse segnare…
Le cose potrebbero cambiare se il centrocampista segnasse una rete. Se ciò accadesse, infatti, a 17 anni e 4 mesi brucerebbe la concorrenza. E il ragazzo ha pure già dimostrato di saperlo fare, visto il cucchiaio su rigore in tournée col Milan. Fuori dai numeri, Comotto è alla prima vera stagione da professionista e per quanto visto ci sono gli ingredienti per scrivere già qualcosa di buono.
