5 Settembre 2025 - 18:00

D’Angelo: “Su Comotto mi sbagliavo. E a Spezia si cresce bene”

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Il tecnico dello Spezia Luca D’Angelo ha rilasciato una lunga intervista al sito Cronache di Spogliatoio, raccontando molte delle dinamiche di casa Aquile partendo dai tantissimi giovani che compongono la squadra che guida da due stagioni e mezza. L’allenatore si è soffermato su Pio Esposito, sul nuovo che avanza Mascardi e tanto altro. Eccone un estratto.

Le parole di D’Angelo

Su Mascardi: “Anche l’anno scorso, pur non avendo spazio, si vedeva bene il talento. È con i grandi da due anni e sta lavorando benissimo: a fine campionato, in una riunione, abbiamo concordato che dovesse avere la possibilità di giocarsi i gradi di titolare con Sarr e l’infortunio del compagno gli ha spianato la strada. Non significa che giocherà sempre ma ha grandi potenzialità. È nello Spezia sin da bambino e il suo percorso è pure merito del settore giovanile, non facciamo giocare un portiere guardando alla carta di identità, ma perché crediamo in lui”.

Su Bertola: “È tornato dal prestito in C e si è abituato un po’ a fatica, ma anche lui ha talento. Lo scorso anno ci è pesato non poco il suo infortunio, ma la sua crescita come per Mascardi e Candelari rafforza la convinzione che i propri giovani servano eccome, una base importante. Li mettiamo in campo perché sono forti, non tanto per dire che li abbiamo lanciati. Se possono fare un passo concreto gli diamo spazio, altrimenti no. Noi facciamo un lavoro su ogni singolo atleta e la società fa stare tranquilli tutti nei momenti difficili. La pressione c’è, ma i tifosi sostengono sempre i ragazzi”.

Su Pio Esposito: “Il primo anno fece tre gol, solo uno con me, ma si vedeva che aveva enormi prospettive. Con lui abbiamo lavorato fisicamente e mentalmente, a livello tecnico e tattico. Lui ci ha messo la qualità più importante di voler sempre migliorare. Non è una banalità, è ineccepibile nel lavoro. Un giocatore totale, sentiva la porta anche se sbagliava e aiuta tanto la squadra in tutto: pressing, sporca il gioco, con me segnò solo col Venezia ma valse la salvezza. Voleva sempre giocare, ma negli ultimi tempi non doveva per i guai al ginocchio: siamo arrivati allo scontro e gli ho detto ‘Sei l’unico che non posso minacciare fisicamente qui, quindi ascoltami'”.

Su Salvatore Esposito: “Tecnicamente è maturo, per me merita di andare in A perché lo dicono i numeri. Ha toccato più palloni dopo il portiere del Mantova, solo che lui è un play. Probabilmente paga la nomea del suo carattere, ma ho trovato un ragazzo serio, che lavora con grande professionalità e che vuole sempre il confronto. Questo è un punto di forza per me”.

Su Comotto: “È stata brava la società, io ero perplesso sulla scelta e non lo ritenevo pronto. Mi sbagliavo. È un buonissimo colpo, ha attitudine a lavoro e miglioramento e a Spezia il tempo non gli mancherà”.

Su Vlahovic: “Preso in modo ponderato, lo avevamo già visto alla fine della scorsa stagione insieme ad Artistico. Ha caratteristiche diverse da Pio, ma fa cose giuste ed essenziali. Si è infortunato a fine ritiro ma ora è pronto”.

Su Jack: “Non lo abbiamo ancora visto perché in Nazionale. Arriva nella miglior difesa della B, ci sarà posto anche per lui. È fra i giovani più interessanti in Italia, ci serviva come centrale mancino”.

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