Seconda presenza in maglia bianca, la prima da titolare, con tanto di condizione in crescita nonostante un’estate decisamente tribolata. Prima l’infortunio alla spalla nella già difficile stagione con la Sampdoria, poi l’operazione in contrasto con il club blucerchiato, infine il ritorno da esubero al Pisa e la lunga trattativa con lo Spezia. Oggi Pietro Beruatto è felice di aver ritrovato il “suo” tecnico D’Angelo e anche un gruppo nuovo e pieno di stimoli, come racconta a Il Secolo XIX: “Ho voluto indossare la maglia bianca appena ho saputo dell’interessamento dello Spezia“.
Come a casa
Chiaro che serva ancora tempo per vedere la miglior versione sulla corsia mancina, ma la voglia è tutto. L’ex Juventus racconta di avere avuto da sempre lo stimolo del padre, ex calciatore di Serie A che non lo ha mai condizionato. Poi le giovanili bianconere, con tanti ingressi in Prima Squadra carpendo più di un trucchetto da gente come Cancelo. Dopo un lungo peregrinare è arrivato lo Spezia: “Ho dato subito il mio benestare, ci è voluto tempo anche perché ero reduce da un infortunio. Ora mi sento a casa, come se fossi da anni allo Spezia. Con Cassata ho condiviso l’esperienza a Torino e poi c’è D’Angelo“. Un feeling importante, sottolineato anche al momento della presentazione e confermato ora: “Ha sempre un’idea precisa di gioco da adottare e il 3-5-2 esalta le mia qualità” spiega.
In crescita
C’è da ritrovare la miglior condizione (e ci mancherebbe), ma oggi Beruatto si dice soddisfatto dell’inizio della sua stagione. Aver saltato completamente il ritiro non è un handicap da poco, ma qualcosa di buono si è già visto: “Ho corsa, sono più bravo a livello offensivo che difensivo anche se sono migliorato, così come col destro” analizza. L’importante – continua – è dare il massimo soprattutto a mente libera: “Il lavoro mentale è sempre il più importante, non solo nello sport“. E adesso la testa è tutta sullo Spezia, senza pensare al futuro: “Sono in prestito ma non considero questa una tappa temporanea. La squadra è forte, qui c’è tanto per fare bene. Sappiamo che la B è tosta, la giocheremo di gara in gara. Un sogno? Arrivare in A con lo Spezia. Giocare in quel campionato e in Champions“. E il messaggio per i tifosi è già chiaro: “Ci vediamo sabato, mi auguro più numerosi possibile“.