Vede il bicchiere mezzo pieno l’edizione odierna di Repubblica, che analizza nel dettaglio la partita dello Spezia a Parma. I bianchi hanno perso ai rigori, con molte novità di formazione e buone risposte a livello di prestazione. La squadra è apparsa generosa e combattiva, anche se è mancato l’apporto soprattutto delle due punte Artistico e Vlahovic. Ecco l’estratto.
Spezia, buone indicazioni
Uno Spezia generoso e combattivo esce dalla Coppa Italia solo dopo i calci di rigore, terminati 4-3 per il Parma, con errori di Soleri e Lapadula, dopo il 2-2 dei tempi regolari. Le aquile presentano molte novità rispetto al campionato. D’Angelo mette in campo la difesa a due lasciando i tre collaudati titolari in panchina e lanciando il trio Cistana — Onofri — Jack, schierando in mezzo al campo Nagy conComotto e Cassata e due esterni di valore come Vignali e Aurelio. Sempre in ombra, invece, le due punte Vlahovic e Artistico che, al momento fanno latitare l’atteso contributo di gol che ci si attende dal loro e che potrebbe dare una marcia in più alla squadra.
Ora gli aquilotti sono attesi da tre match verità: doppia trasferta a Venezia e Reggio Emilia e quindi scontro casalingo con un Palermo partito a mille e che non nasconde le sue ambizioni di promozione. Un trittico da paura che metterà a dura prova la capacità di D’Angelo di tirare fuori dai guai la sua squadra e soprattutto di tirarsi fuori dalla crisi lui stesso. Una settimana che disegnerà il futuro di una compagine partita con grandi ambizioni è finita in fondo alla classifica.
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