Vi proponiamo un estratto del focus de Il Secolo XIX questa mattina in edicola a corredo della sconfitta dello Spezia al Penzo di Venezia:
La partita dello Spezia a Venezia dura pochissimi minuti. L’espulsione di Vignali dopo 8′, di fatto, chiude già i giochi. La sfida del “Penzo” è caratterizzata da errori individuali che fanno rabbrividire. Apre i fuochi l’arbitro Michael Fabbri, punito per gli errori di Milan-Bologna, ma se continua così rischia di scivolare in C. Comincia con il richiamo del Var perché non giudica da espulsione il piede a martello di Vignali su Doumbia. Ma l’azione è viziata da un evidente fallo precedente di Busio su Soleri. Vignali finisce così negli spogliatoi e per lo Spezia comincia una arrampicata a mani nude e senza corde sul campanile di San Marco.Ma di questi tempi allo Spezia mancano free climber svegli e veloci e allora la squadra non può che appiattirsi davanti al suo portiere per contenere la pressione del Venezia, lasciando al solo Di Serio i tentativi di sfondamento. Così la Linea Maginot regge per mezzora, fino a quando Soleri atterra ingenuamente in area Haps, provocando il rigore, che Adorante trasforma. Ma gli errori non finiscono qua perché nel recupero del primo tempo sfarfalla anche il portierino Mascardi, sorpreso dal corner di Busio: questa volta il Var annulla per un tocco di braccio di Compagnon sulla linea di porta, che Fabbri non vede. Poco prima non si può classificare tra gli errori la punizione a fil di palo di Esposito con Stankovic battuto.