La partita di Avellino per salvare la panchina di D’Angelo? Forse, non si sa. Ma ormai bisogna fare questo tentativo. Ma ora è necessario che il tecnico pescarese non rimanga da solo: gli serve, come scrive oggi Il Secolo XIX, il pieno aiuto dei calciatori che andranno in campo. Anche perché, ribadisce il quotidiano, per due anni è lui ad aver aiutato loro.
Dove sono i fasti del passato?
Oggi, però, non è più così: la squadra arranca, lui non sembra trovare il modo per farla ripartire. E adesso che chiede un aiuto alla squadra serve che siano i calciatori a raddoppiare gli sforzi come ha fatto lui più volte. Anche perché in tanti gli devono molto: Wisniewski, riabilitato come uno fra i migliori in categoria e ora pronto a giocarsi il Mondiale con la Polonia, così come Salvatore Esposito. A lui D’Angelo ha dato fiducia incondizionata rendendolo imprescindibile. E poi Nagy, Beruatto, “pisani” come lui finiti nel dimenticatoio in nerazzurro e riproposti, Mateju e Soleri “salvati” da Palermo. Hristov con la fascia è diventato vero leader, Kouda e Candelari sono due pupilli. Questa squadra, prosegue nell’analisi, escluso Lapadula non ha calciatori vincenti e manca di esperienza. Oggi è un’altra storia, ma al Partenio domani ci sarà ancora una possibilità per salvare la panchina dell’Omone. A cui tutti siano ora riconoscenti.

