Roberto Donadoni, nuovo allenatore dello Spezia, si è ufficialmente presentato in conferenza stampa allo stadio Picco, spiegando la sua voglia di rientrare in panchina e le sue prime sensazioni dal campo. L’ex CT ha ripercorso i suoi ultimi anni, iniziando a focalizzarsi anche sulla partita contro il Bari di domani. Ecco le sue prima dichiarazioni.
Le parole di Donadoni
Sulle prime sensazioni: “Ho un’amicizia con il presidente che risale ai tempi dell’America, ma l’amicizia è una cosa e il lavoro un’altra. Ho accettato questa opportunità con entusiasmo e dopo poche ore la “ruggine” non c’è già più. Ci sono ragazzi giovani, con passione e vogliosi e questo non può che dare fiducia”.
Sui tifosi: “La piazza è un valore aggiunto. Il suo sostegno sarà decisivo per risalire la classifica. Non sarà semplice, ma dovremo rimanere uniti e coesi, in modo da rimetterci in carreggiata”.
Sul perché lo Spezia: “Ho ricevuto diverse chiamate in questi anni, ma senza parlarne. Conta che io abbia risposto a questa: per me non è una sfida, ma solo la continuazione del mio percorso. Il calcio è ed è sempre stato la mia vita, ora voglio usare la mia esperienza in un progetto affamato di crescere”.
Sul suo carattere: “Io sono io, non mi ritengo coraggioso ma ho i miei valori. Umiltà, rispetto ed impegno. Spezia è una grande occasione per ripartire, intendo dare un contributo concreto in compagnia di uno staff competente e con una società che le idee chiare”.
Sulla carriera che sembrava finita: “Mai pensato. Altrimenti non sarei qui”.
Sulla classifica: “Mi rifiuto di pensare che si accetti questa posizione. Tutti devono reagire, come chi vuole dimostrare di meritare di più”.
Sulla gara col Bari: “Non sono uno da partenze comode, mi butto subito. Potevo fare l’assistente in Inghilterra, invece ho scelto di fare il primo allenatore. La mia strada è questa e riparto da un gruppo che sento vicino alle mie caratteristiche. Sono pronto a dare tutto”.

