L’avvocato Massimo Lombardi, fra i più conosciuti esponenti del tifo aquilotto nonché fra i fondatori dell’Orgoglio Spezzino 1988, è intervenuto nel corso della trasmissione Spazio Spezia sul canale YouTube di Malati di Spezia dal 1906 spiegando le sue sensazioni sul momento delle Aquile. Ecco le sue riflessioni.
Le parole di Lombardi
Sulla gara di Mantova: “Primo tempo discreto, ma un secondo che ha fatto soffrire. La squadra era rinunciataria, ha evidenziato lacune tecniche importanti e soprattutto è mancata la voglia di vincere. Qualcosa che per noi tifosi non si può ascoltare. Le difficoltà mentali ci sono e non dimentichiamo che ci sono lacune importanti in organico, ma bisogna sopperire con una coesione che non può essere quella del recente passato. L’anno scorso il gruppo c’era, quest’anno meno”.
Sulla piazza: “Sono passati solo pochi mesi dall’idillio di una tifoseria in tripudio. Vedere oltre 400 persone esprimere il disappunto significa che la misura è colma. L’atteggiamento di giocatori e squadra ha pesato e da un po’ è arrivato anche alla piazza: questa consapevolezza di non riuscire a superare certe situazioni. Loro indossano una maglia con una frase di Ponzo che dovrebbe essere scolpita nella mente e nel cuore: vedere tanta rinuncia fa male. La tifoseria non ci sta, vede una squadra pericolosamente in una spirale da cui non sa uscire e con assenza di prospettive. Bisogna capire che la posta in gioco è enorme: lo stadio è splendido, la società è forte, ora c’è il qui e ora. Ben venga anche una posizione critica della tifoseria”.
Sulla situazione: “Bisogna analizzare la situazione per individuare le responsabilità e superare certe situazioni. L’area tecnica ha costruito questa squadra ed era chiaro che ci fossero lacune importanti nei reparti. Alcune operazioni sono andate male, ma le valutazioni vanno fatte sulla qualità dei giocatori. Ora c’è da arrivare a gennaio, ma in maniera positiva: bisogna fare bene o piuttosto meno peggio, prima della svolta con acquisti importanti e scelte in sintonia con l’allenatore”.
Sul reintegro di Verde: “Vedo un ragionamento tecnico che non mi convince. Mi paiono scelte frutto di una programmazione a lungo termine e di alcuni scenari che non ho capito. Da D’Angelo, le decisioni precedenti e successive, mi sembra che si agisca in emergenza. E i frutti non sono positivi quando è così. Con la razionalità dico che non vedo nulla di buono, da tifoso vorrei avere una smentita”.
Sulla partita con la Sampdoria: “Temo qualche individualità della Sampdoria, ma lo Spezia deve fare la partita della vita. Deve svoltare e vincere, poi provare a dare continuità di gioco e risultati necessaria per uscire dal pantano. Sono fiducioso, i tifosi vogliono una svegliata dai giocatori ma sono sicuro che incoraggeranno la squadra. Con una sinergia fra campo e tribuna si potrà tornare a vincere”.
