Non è una novità la difficile situazione del bilancio dello Spezia, resa nota diverse settimane fa. Ma al contempo è nota anche la solidità economica della proprietà Roberts, che ha immesso quantomeno la maggior cifra nel tempo di presidenza del club.
Obiettivo ridurre i costi
Il Secolo XIX, facendo un passo indietro, pubblica la nota del collegio sindacale all’assemblea dei soci, che spiega i motivi del passivo: “La gestione economica dell’esercizio si è chiusa con una perdita significativa, imputabile principalmente all’elevato livello dei costi di gestione e al minor apporto, rispetto alle previsioni, delle plusvalenze generate dalle cessioni dei calciatori. Il costante supporto patrimoniale e finanziario della proprietà ha garantito la continuità dell’attività aziendale e il rispetto degli impegni presi. Sulla base della documentazione acquisita, anche l’esercizio 2025-26 è contraddistinto dalla necessità di un importante supporto patrimoniale da parte della proprietà, che dovrà finanziare l’attività aziendale per consentirne la prosecuzione. Il collegio invita gli amministratori a operare per cercare di ridurre i costi aziendali con particolare riferimento ai diritti delle prestazioni degli atleti e cercare di rendere la società quanto più possibile autonoma dal supporto della proprietà“.
Il futuro è deciso
Un input chiaro quello di abbassare i costi di gestione, enormemente saliti nella gestione Platek e mai ritoccati. Secondo il quotidiano, l’ammontare totale degli investimenti di Roberts a fine stagione potrebbe già arrivare ai 60 milioni spesi in tre anni dai primi proprietari. Anche il prossimo bilancio, infatti, avrà saldo in negativo: i crediti esigibili dal mercato in uscita sono infatti andati in anticipazioni economiche. Ma l’attuale proprietario ha ribadito la volontà di restare con qualsiasi scenario, probabilmente per ricostruire meglio di quanto non si sia fatto finora.

