Il collega Nicola Binda, prima firma de La Gazzetta dello Sport, è intervenuto durante Spazio Spezia, appuntamento in programma ogni mercoledì sul canale Malati Di Spezia dal 1906. Nella sua disamina ha espresso un pensiero chiaro sul momento delle Aquile con un occhio al prossimo step.
Le parole di Binda
Sulle difficoltà della squadra: “Non mi aspettavo uno Spezia in difficoltà, sostanzialmente è lo Spezia dell’anno scorso. È vero che manca Pio Esposito, Reca, Elia, ma all’inizio è stato sorprendente vedere una partenza così. Ragionando un po’ e vedendo il passato quando si perde una finale play-off è come se sei sgonfiasse un palloncino. Sarebbe stato necessario fare una rivoluzione totale, perché subentra una sorta di delusione che ti porti dietro. Succede in queste piazze: rivedo un po’ quello che era successo dopo la retrocessione. Dopo una delusione bisogna avere coraggio e forza di resettare”.
Su Donadoni: “Ha già dato un indirizzo diverso rispetto a D’Angelo, che gestiva le cose in altro modo. Certi elementi che anche fisicamente magari sono più fragili, D’Angelo li lasciava fuori, mentre Donadoni lavora in maniera diversa: con lui chi non si allena non gioca. Punta su chi garantisce allenamenti costanti e continui: non è una colpa, è una questione fisica e atletica. Ha un modo diverso e vuole giocatori che si allenino al massimo insieme agli altri. Esposito potrebbe anche finire sacrificato, ma siamo a quello che si diceva la scorsa estate: richieste arrivate dalla Serie A nessuna. Ora deve dimostrare di più anche in settimana, ma è un discorso che vale per tutti”.
Sulle richieste di mercato: “Non penso farà dei nomi, non è il suo target. Donadoni si fiderà della società, dei dirigenti e delle proposte: in base a quello farà le sue valutazioni. Non mi sembra il personaggio che dice voglio questo o quello. Fondamentale è che la proprietà ha dato un’apertura per fare investimenti. Certe gestioni frenano abbastanza,
Sull’attacco: “Prendere l’eredità di Pio Esposito non era facile, obiettivamente non c’è stata la resa che tutti si aspettavano soprattutto da Vlahovic. In C aveva segnato tanto, l’Atalanta ci crede e il salto l’ha accusato terribilmente. Non è riuscito a incidere come ci si aspettava: penso che sia uno di quelli che potrebbe cambiare aria. Il mercato di gennaio è sdrucciolevole. In ogni caso gli affari migliori si fanno a fine sessione: bisogna valutare l’aspetto economico e quello tecnico del giocatore”.
Su Esposito: “Il mercato non ci sorprende più. Su Esposito vanno fatte tante valutazioni: difficilmente lo Spezia vuole rinforzare una diretta concorrente, ma risparmiando ingaggio e cartellino il tesoretto sarebbe importante. Bisogna valutare i pro e i contro. La Sampdoria non ha bussato alla porta dello Spezia, ad ora sono chiacchiere in attesa dell’apertura delle ostilità”.
