E invece stavolta era davvero missione impossibile. Le parole di Donadoni alla vigilia di Frosinone-Spezia si sono rivelate il contrario e anche in questa occasione l’assunto è chiaro: questa squadra ha dimostrato un divario abissale con l’avversario, come contro il Modena. È molto chiaro in merito Il Secolo XIX: nonostante il carattere e la corsa l’undici ligure ha subito sempre, dall’inizio alla fine, la verve maggiore dei padroni di casa. Il 2-1 (così come il risultato contro i Canarini) è bugiardo: 14 reti su palla inattiva, ieri la nona da corner, quasi in fotocopia.
Soliti errori
Questa squadra non riesce a correggere le mancanze, non regge l’uno contro uno, ha una difesa che fa acqua da tutte le parti. “Così com’è lo Spezia non è in grado di salvarsi e deve fare scelte che lo stesso Donadoni ha chiesto di accelerare” si legge. Al netto della porta, servono punte di maggior forza, sui cartellini non si può sempre parlare di ingenuità. L’allenatore aquilotto, subentrato a D’Angelo, ha al momento lo stesso ruolino del predecessore al momento dell’insediamento in panchina: 7 punti in 6 partite. Allora fu poi il mercato a sistemare le cose, ma stavolta il rischio Serie C appare di nuovo molto concreto dopo 14 anni di assenza.
