Due novità tattiche che portano a tre punti fondamentali per lo Spezia, che scaccia i fantasmi della Serie C superando il Pescara. Il Secolo XIX analizza la chiave tattica della sfida del Picco: il 3-5-2 di Donadoni ripropone Beruatto braccetto sinistro, Vignali e Aurelio sulle corsie laterali e la novità Cassata come metodista di impostazione. Gorgone – squalificato – si mette a specchio con Valzania in regia e la velocità di Olzer e Dagasso in mediana a caccia della profondità.
Intensità e forza
I bianchi partono forte e cercano di schiacciare l’avversario con Vignali e Aurelio molto alti, con Bandinelli (e poi Comotto) e Kouda ad arginare i giovani rampanti pescaresi. Soprattutto a sinistra, Beruatto e Aurelio costringono Corazza e Capellini agli straordinari. La tattica funziona, anche se l’errore di Beruatto a fine primo tempo complica tutto. Il secondo tempo non è dei più facili, con le distanze che si allungano e i ritmi che calano. Donadoni mette mano a tutto ciò che ha in panchina passando al 3-4-3 e alla fine ha ragione.
