12 Novembre 2020 - 19:00

Cenerentola a chi?

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Se è vero e sacrosanto che gli esami non finiscono mai, giunti al primo giro di boa possiamo però affermare con certezza e orgoglio che lo Spezia è la rivelazione di questo campionato.

I numeri, del resto, parlano chiaro e da quelli non si fugge: tolte le tre, dignitose, sconfitte contro le ben più quotate Juventus, Milan e Sassuolo, la squadra di Italiano ha raccolto due successi e tre pareggi per un totale di otto punti e una posizione in classifica piuttosto tranquilla. Ma oltre ai numeri della graduatoria, il neo promosso Spezia ha mostrato una qualità non da tutti posseduta: il valore del gioco. Sì, perchè gli aquilotti, in queste prime sette uscite, hanno dato vita ad un calcio moderno, fluido e offensivo. In una parola, divertente. E a divertirsi è in primis colui che da più di un anno a questa parte è l’artefice di questo piccolo miracolo, quel Vincenzo Italiano capace dapprima di adattarsi ad una rosa completamente rivoluzionata rispetto al campionato cadetto, quindi di imporre il proprio credo calcistico.

E non è infatti un caso che questa squadra possieda una grandissima personalità, figlia del proprio allenatore: non importa l’avversario bensì giocare. Chiunque si abbia difronte. Squadra giovane, fresca, con talenti da coltivare e da scoprire come bomber N’Zola, Tommaso Pobega, fresco di doppietta in Under 21, Agudelo, Agoumè, Gyasi, Estevez e tanti altri. Lo Spezia è una storia da leggere sino all’ultima pagina, ricca di sorprese e appassionanti colpi di scena. Siamo appena all’inizio, è vero, ma se il buongiorno si vede dal mattino allora il finale non potrà che regalare dolci e magici regali.

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