24 Novembre 2020 - 10:16

Italiano: “Idee, gioco, partecipazione. Il mio Spezia cresce, per la salvezza ci siamo anche noi”

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Bella intervista a Vincenzo Italiano questa mattina su La Gazzetta Dello Sport, con il tecnico che racconta il suo calcio (elogiato anche da molti addetti ai lavori) dopo il pari contro l’Atalanta. Buone sensazioni per il tecnico aquilotto, che riparte proprio dalla partita contro la Dea e da una squadra in crescendo: “La Serie A ti può punire in ogni momento e contro Sassuolo, Milan e Juve dopo un’ora siamo calati mentre sabato è andata diversamente“. Non potrà essere come in B in cui lo Spezia era secondo per possesso palla o come in C quanto il Trapani giocava sempre in verticale. Servirà una via di mezzo secondo Italiano, che punta però sempre sull’aggressività… e sulla difesa alta. E poi, una precisazione: “Il gioco che si appoggia sui terzini vuole liberare chi a centrocampo è più pressato e bisogna trovare alternative, con difensori che conoscano il gioco e lo sviluppino“.

Un trend che sta prendendo piede fra le “piccole” quello di cercare maggiormente il possesso per lenire le distanze dai Top Club, che anche Italiano condivide: “L’unico rimedio è tenere il pallone e gestirlo, se consegni sempre la palla all’avversario sei in trincea“. Poi il tecnico spiega le transizioni, fondamentali se vicino alla porta avversaria e anche la velocità con cui si eseguono, alternativa ai concetti di gioco che si testano in allenamento. E i risultati di questo Spezia? “Merito delle idee, del gioco, dell’organizzazione e partecipazione di tutti. Abbiamo meno qualità delle nostre avversarie e quindi ci aggrappiamo a identità, idee, spirito di sacrificio e lavoro“. Nonostante spesso si creino le condizioni per tirare in porta ma poi non ci si riesca… Quello di Italiano è un lavoro quotidiano svolto con sollecitazioni e stimoli, senza chiedersi tempi o quando arriveranno i risultati: “all’improvviso sboccia tutto“.

Poi anche i temi del campionato e un’altra partita a Cesena contro la Lazio: “Menomale, ci manca il senso di protezione del Picco pur senza pubblico“. E poi la famigerata lotta salvezza, cui lo Spezia può legittimamente iscriversi: “Bisogna vedere se Fiorentina, Udinese e Torino risaliranno. Spero che la mia squadra cresca come sta facendo: vincere una o due partite è fondamentale perché la salvezza la costruisci con la forza del lavoro. E sarebbe come uno scudetto, anzi di più“.

IL PUNTO SULL’INFERMERIA IN VISTA DELLA COPPA ITALIA

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