Questa mattina su La Nazione troviamo una bella intervista all’ex aquilotto Andrea Catellani, 107 partite in maglia Spezia con tanto di 24 reti e 12 assist. Un ricordo indelebile nella memoria in quelle stagioni in cui il club di Via Melara sfiorò la Serie A, con la piazza che rimarrà per sempre nel suo cuore. Proprio con la maglia bianca addosso nell’aprile 2016 tornò vittorioso dal Sant’Elia di Cagliari (1-2): “Un successo fondamentale in chiave play-off, avevamo grandi qualità e non eravamo secondi a nessuno, non fu un caso se riuscimmo a battere una squadra che poi andò in A“.
Di cose ne sono cambiate da allora e questo Cagliari-Spezia con vista Serie A presenta non poche sensazioni: “Sarà una gara da giocare a viso aperto e con qualsiasi risultato possibile. I rossoblu hanno qualcosa in più a livello tecnico, ma le Aquile hanno tanti giocatori arrivati in A al top della carriera. La partita con l’Atalanta ne è stata la dimostrazione: la salvezza è alla portata di questo gruppo. E lo Spezia è una squadra compatta che vuole andare dritta verso l’obiettivo, con Italiano valore aggiunto è tutto possibile“. Catellani ha le idee chiare sulle qualità dello Spezia, che con più di trenta calciatori a disposizione rispecchia le idee del suo tecnico e potrà dare molto filo da torcere a tutti. Uno Spezia vera e propria cooperativa, senza un cannoniere “di peso”, ma l’ex attaccante promuove Nzola: “Insostituibile, fa un lavoro oscuro di enorme importanza e fa giocare bene la squadra al massimo“.
Infine, la speranza di tornare al Picco prima o poi, oltre alle sensazioni – da Responsabile del Settore Giovanile del Chievo – sulla promozione in A dello Spezia: “La finale con il Frosinone è stata da pelle d’oca, mi sono molto emozionato“.
Grandissimo Andrea romani sempre nei nostri cuori
Spero che presto entri nella nostra società