9 Dicembre 2020 - 18:30

Rotoli a SP: “Provedel sicurezza, ha stravolto le gerarchie. Spezia, Il vero top player è in panchina”

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Arrivato a Spezia in punta di piedi, Ivano Rotoli ha finito per non andarsene più dal Golfo. Un’esperienza segnata da momenti bellissimi in maglia aquilotta, per difendere i pali nella storica promozione in Serie B dopo il suo arrivo nell’estate del 2005. Poi l’altrettanto storica annata contro le corazzate del campionato cadetto più competitivo di sempre, fino al fallimento e alla ripartenza dalla D. La storia del club aquilotto la conosciamo tutti, fino all’incredibile traguardo della Serie A. Oggi, il portiere che può fregiarsi dell’invidiabile record di un coro ad hoc della Curva Ferrovia (sappiamo che lo state intonando) ha intrapreso una strada nuova, quella del Foot-Golf. Di questo e di molto altro ci ha raccontato nella chiacchierata in esclusiva ai nostri microfoni.

In riva al Golfo ha vissuto emozioni indimenticabili: ce n’è una a cui è più legato?

Sono arrivato a Spezia tra lo scetticismo di tutto il tifo bianconero, che negli anni era sempre stato abituato nel vedere indossata la maglia bianca da giocatori di nome ,di prestigio più alto rispetto al mio. Quindi domenica dopo domenica, con delle prestazioni pulite, senza sbavature, aver trovato spazio nel cuore sportivo dei tifosi è per me stato motivo di orgoglio. E dopo la trasferta vittoriosa di San Benedetto del Tronto, sentire tutta la Curva al Picco dedicarmi un coro ogni volta che difendevo la porta sotto di loro è stata ed è ancora nella memoria l’emozione più grande.

Lo Spezia in Serie A, chi se lo sarebbe immaginato ripensando a quegli anni in cui il club dopo a B era ripiombato nel baratro del fallimento. Che effetto le fa vederlo oggi fra i grandi?

Immaginare lo spezia in A era difficile, perché già scalare anno dopo anno le categorie dalla D alla B non era preventivabile in virtù del fatto che i fallimenti creano sempre grandi difficoltà di rinascite… Però bisogna dire che la dirigenza, con il presidente Volpi in primis, di certo non si è risparmiata per bruciare le tappe. La promozione in serie A della stagione scorsa premia gli sforzi e la serietà degli addetti ai lavori e la grandissima capacità del tecnico Italiano di dare organizzazione e concretezza ad una squadra che, almeno agli inizi, non poteva fare presagire un finale di stagione così importante.

Già, Italiano. Allenatore in rampa di lancio che sta facendo molto parlare di sé per il gioco e la gestione del gruppo.

Italiano durante l’estate lo davano già su un altra panchina di A, in giro per la città si sentivano solo voci di quanto importante sarebbe stato invece tenerlo alla guida degli aquilotti. Da qui si capisce già che il colpo di mercato più importante la società l’abbia fatto trattenendo l’allenatore.

10 punti in 10 partite, classifica giusta fin qui per lo Spezia?

L’inizio del campionato non era dei migliori per la squadra. Aver fatto oggi 10 punti è sorprendente per quel che si poteva pensare, meritato per quel che invece si è visto sul campo. Direi quindi sì, giusta: anche se sarà ancora dura ,molto dura, raggiungere l’obiettivo della salvezza.

Veniamo alla questione portieri: non si vede sempre una squadra che ne fa esordire quattro su quattro in una stagione: si aspettava un exploit così da Provedel?

L’acquisto di Provedel è nato per un infortunio di Zoet più serio del previsto. Si sta però rivelando un portiere di assoluta qualità, costante, essenziale. Certo, ora le gerarchie sono cambiate. Difficile pensare che l’olandese al suo ritorno possa riprendere il posto da titolare. La cosa bella del calcio e che è comunque sempre il campo a decidere.Come è giusto che sia.

Ne cederebbe uno a gennaio per dargli la possibilità di giocare con continuità?

Ci potrebbe stare che, se Zoet non trovasse più spazio, a gennaio possa eventualmente valutare altre situazioni. Lui era venuto in Italia per giocare e per ritrovare se stesso, ma per ora non è così. Ma è ovvio che sono solo sensazioni personali. Sinceramente non conoscevo Zoet e non posso ad oggi dire di conoscerlo di più, in virtù dell’infortunio subito nelle prime giornate. Ho visto che negli anni passati è stato nel giro della Nazionale, però ne è uscito abbastanza presto. Forse come spesso capita ha vissuto anni non facili e magari cercava in questa esperienza italiana un rilancio. Al momento non è stato fortunato.

Prima il Crotone in trasferta, poi il ritorno (finalmente) al Picco: che partita si immagina allo Scida? E ritrovare il campo amico quanto potrà portare alla squadra?

Credo che Crotone sia una partita fondamentale per lo Spezia. Riuscire a vincere allo Scida darebbe uno slancio importante in avanti agli aquilotti. Per i rossoblu credo sia già una partita che sa di ultima spiaggia per pensare di potersi giocare fino alla fine la possibilità di salvezza. Tornare al picco , ora come ora, credo sia più importante per la città più che per la squadra, che sul neutro di Cesena male non ha fatto per niente. Se, speriamo presto, i tifosi potranno rientrare negli stadi allora sono certo che il Picco potrà essere un valore aggiunto.

Infine, si è dato al FootGolf: ci racconta questa sua esperienza?

Anni fa ho scoperto questo sport che si stava facendo spazio, l’ho provato e ne sono rimasto entusiasta. Quest’anno poi, in un torneo conoscitivo organizzato a Lerici ,ho trovato tre ragazzi mossi dalla mia stessa curiosità e passione, Federico Figoli, Alessio Moreni ,e Giulio Ponte che oggi è anche il presidente della neo nata società Footgolf Spezia. È uno sport adatto a tutti, dai 12 ai 70 anni, non fa distinzioni di sesso e che permette di cimentarti con un pallone e le buche in ambienti bellissimi , circondati dalla natura. Fa in modo di dare sfogo alla passione e all’amore che ancora oggi ho verso il pallone, che per ovvi motivi d’età e fisici non posso sfogare sui campi a 11. In provincia di Spezia abbiamo incuriosito tanti ragazzi che entreranno a fare parte della nostra squadra e che proveranno insieme a noi a raggiungere risultati importanti in ambito nazionale. Chissà… magari tra un paio d’anni avremmo un tesserato che difenderà la maglia della nazionale italiana in un Mondiale o in un Europeo. Anzi: colgo l occasione per invitare la squadra dello Spezia e l’allenatore Italiano a passare un pomeriggio con noi , nel Golf Club Marigola di Lerici, che sarebbe comunque un allenamento tecnico, nel tentativo di eguagliare il PAR del campo che, garantisco, facile non è.

IL PICCO SI ADDOBBA DA SERIE A
E ITALIANO RECUPERA ALCUNI EFFETTIVI
A SPEZIA TUTTO PRONTO PER LA GARA CON IL BOLOGNA

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