12 Dicembre 2020 - 19:31

È lo Spezia degli orrori, ma piano con le sentenze. Italiano ha una fortuna: non c’è tempo per pensarci

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Da Crotone con furore. Quello della sconfitta, però. Lo Spezia che ha preso quattro reti allo Scida è stato la brutta (bruttissima) copia della squadra che abbiamo cominciato e, gradualmente, imparato a conoscere. Un incidente di percorso, certamente, che dovrà però essere ripetuto il meno possibile se si vuole continuare a cullare i sogni di una salvezza-scudetto. Il calcio è questo ed è il suo bello, anche se una sconfitta di tali dimensioni non può che portare solo a riflessioni importanti. Un K.O. che lo Spezia ha meritato nettamente, un passo indietro notevole rispetto al solito. Succede quando si fanno errori, quando un po’ di leggerezza si fa sentire, quando, semplicemente, la giornata è impostata sul ‘no’.

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Ma non vanno persi di vista alcuni fattori che in questo momento vanno anzi conservati. Lo Spezia che oggi ha perso 4-1 contro una squadra ultima in classifica, che mai aveva vinto e che non segnava da più di 400 minuti è da bocciare? Sì, non c’è dubbio, si poteva e si doveva fare meglio. Chi ha sbagliato è giusto che faccia ammenda e riparta, più carico che mai. È tutto vero, ma la Serie A è questa: per stare fra i grandi non si può abbassare la guardia, ogni errore viene punito nella maniera più dura possibile. Ma non dimentichiamo di pensarci bene: chi mai avrebbe osato sperare dopo undici partite che lo Spezia non solo avrebbe preso dieci punti ma anche incassato complimenti a tutte le latitudini? Questa squadra ha fatto e sta facendo un percorso di livello, di qualità, di sacrificio e merita comunque di tenere la barra a dritta nonostante la giornata. Ora più che mai, in più, è il giudizio a dover essere equilibrato: le montagne russe non servono, ma soprattutto non fotografano bene una situazione vissuta di pancia. Italiano lo ha sempre detto che “arriveranno anche momenti duri e dovremo dimostrare di saper soffrire“. Ora il tecnico ha dalla sua una grande fortuna: non c’è nemmeno il tempo di rimuginare troppo sulla sconfitta, perché all’orizzonte c’è una gara cruciale ma finalmente al Picco contro il Bologna. Casa dolce casa, mai come adesso. Per ritrovare il vero Spezia, quello che sta facendo sognare.

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