12 Dicembre 2020 - 11:05

Picco, il progetto è ambizioso. Ma chi paga?

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È arrivata da poche ore la deroga che concederà allo Spezia la possibilità di giocare le partite in casa di questa stagione al Picco, ma già si comincia a pensare al futuro. Ieri è stato presentato lo studio di fattibilità dei lavori per il nuovo impianto, con tanto di design moderno, impatto interessante e concezione innovativa. Questa mattina è La Gazzetta Dello Sport ad affrontare il tema con una domanda ben precisa: “Ma chi paga?“. Perché attualmente è il Comune della Spezia il proprietario dello stadio e il progetto è stato annunciato dal sindaco Peracchini e dallo studio milanese “Donstop Architettura”, da completare entro i prossimi quattro anni. A tutta questa bella presentazione, però, manca un protagonista primario: lo Spezia Calcio. Il club sarà l’interlocutore privilegiato che il Primo Cittadino ha individuato già da tempo per un finanziamento di una cifra che va dai 15 ai 20 milioni di euro e che l’ente pubblico non ha a disposizione.

Poi la rosea sottolinea gli interventi che dovranno essere approntati nel corso degli anni: la capienza sarà portata da 10.336 a 16.059 posti a sedere. La condizione necessaria sarà la salvezza in A dello Spezia: i primi lavori interesseranno la Curva Piscina (con 1.300 posti in più). Poi, a partire dal 2022 e con eventuale seconda salvezza, anche abbattimento della tribuna e nuova ricostruzione con due piani per un totale di 5.500 tifosi. Infine, ma solo nel 2023, anche la Curva Ferrovia potrà essere coperta. Insomma, si pensa al futuro, ma la strada da fare è ancora molto lunga.

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