12 Novembre 2020 - 21:58

Peracchini a TLS: “Spezia-Lazio si giocherà al Picco. Mai parlato di vendita, a fine mese sapremo”

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Il Sindaco della Spezia Pierluigi Peracchini, ospite a Voglia di Spezia su Tele Liguria Sud, ha parlato della questione stadio e dei lavori per ottenere la deroga, specie in vista del mese di dicembre, che dovrebbe essere quello da circoletto rosso per tornare a giocare al Picco. Intanto, nelle scorse ore è stata ufficializzata l’inversione di campo in Coppa Italia. Negli scorsi giorni è emersa anche la possibilità che il Picco sia messo in vendita, con possibilità di acquisto da parte dello Spezia (caldeggiata anche dal presidente Chisoli). Queste le sue considerazioni:

Sulla prima parte di campionato: “Pensavo che forse a novembre avremmo visto il vero Spezia, non da subito. Un inizio così non me lo sarei aspettato. Il merito è dei ragazzi che seguono l’allenatore, ma anche del nuovo assetto societario che ha permesso di avere una rosa ampia e variegata. Italiano è un grande professionista, serio e stimato. I risultati gli stanno dando ragione“.

Sul Picco: “Penso proprio che Spezia-Lazio si giocherà a Spezia a inizio dicembre. Aspettiamo la commissione di vigilanza, ma il nostro obiettivo è quasi raggiunto“.

Sulla vendita dello stadio: “Il Picco è fra gli immobili in vendita, da un certo numero di anni è nei piani di concessione. Ha una valutazione di circa 5-6 milioni di euro. Se lo Spezia avesse voluto, però, avrebbe già potuto comprarlo in passato. Attualmente ha una concessione di 6 anni. Lo stadio attualmente ha 10.500 posti e per essere adeguato andrebbe portato a 16.000. Ad ora non ho mai parlato con lo Spezia Calcio: quando avremo lo studio di fattibilità decisivo parlerò con la società perché il club è l’affittuario dell’impianto. Dobbiamo trovare le formule e le soluzioni adatte affinché la squadra possa giocare in casa. Quando sono arrivato non c’era un clima positivo con la società: la prima cosa è stata quella di ricucire i rapporti che erano molto freddi. Poi abbiamo lavorato per un progetto che portasse in Serie A. Io in Volpi ho trovato un uomo ferito dall’Amministrazione precedente. Vedo che ha investito in tutta Italia: valutiamo anche le opportunità che potranno aprirsi sul territorio. Stiamo lavorando su 4-5 piani: prima del Covid Spezia era una piazza molto ricercata per grandi eventi“.

Sulla deroga: “La prima ce l’abbiamo con i lavori che stiamo facendo per giocare dal 5 dicembre in casa. Per continuare a giocarci servirà adeguarlo a 16.000: servirà un nuovo progetto di fattibilità che arriverà entro fine mese. Poi servirà un progetto attuativo per confermare la presenza in A ancora in casa. Dobbiamo capire le volontà dello Spezia e sarà la prima cosa che faremo, poi creare un progetto esecutivo a cifre molto importanti di 15-20 milioni. Tale progetto andrà finanziato da qualcuno e potrà essere anche realizzato in più anni“.

Sui passaggi economici da rispettare: “Lunedì in commissione delibereremo la ristrutturazione dell’entrata monumentale del Picco. Con lo studio di fattibilità definitivo e il parere della sovrintendenza sapremo se lo Spezia è interessato e se eventualmente dovremo trovare altre vie, a partire dal Comune stesso. Per avere uno stadio nuovo serve un anno di lavori: servirà spalmare i lavori in quattro lotti, mentre se vorrà realizzarlo tutto insieme sarà ovviamente difficile che lo Spezia possa giocare al Picco. Avverranno approfondimenti dopo che la società prenderà le sue decisioni: dovrà essere lo Spezia a scegliere in quale direzione andare per il suo futuro. A grandi linee serve una nuova tribuna su due livelli, una nuova Curva Piscina (800 posti in stile gabbia) e l’attuale Curva Ferrovia andrà allargata, così come la gradinata”. 

Sull’addio di Angelozzi: “Una grande amarezza. Abbiamo sempre fatto squadra per il bene dello Spezia e della città. Non mi aspettavo che si interrompesse il rapporto, ma Meluso è un grande professionista. Ora cerchiamo di stare vicini ai nuovi dirigenti e la gratitudine la meriterà per sempre Guido“.

Sulle potenzialità dello stadio: “Volpi ha dimostrato di essere un uomo da Serie A e di avere una gestione oculata. Con un budget fissato in partenza ha ottenuto il massimo, una scelta significativa e importante. La scelta è quella del modello di valorizzazione dei giovani e delle infrastrutture. L’importante è non perdere il collegamento con la realtà: Spezia offre un panorama nautico fra i primi al mondo con società importanti. Si guarda al futuro con la possibilità di coniugare la parte economica con la realtà cittadina“.

Sull’area del Montagna: “Il nostro Picco ha molti vincoli e le difficoltà non sono poche anche in tema di viabilità e confini. Il Montagna è una realtà stupenda, in affitto dalla Marina Militare, speriamo di avere i campionati italiani di atletica leggera. Sarà di fatto di complemento al Polo Universitario, che si è insediato nell’ex ospedale Falcomatà. La zona diventa un’area completa“.

Sul pensarci prima: “I privati possono fare quello che vogliono, non così per un ente pubblico. Non si può fare uno stadio da A se si è in serie inferiori. Abbiamo fatto quello che era possibile in concomitanza con un bilancio in rosso: era difficile poter realizzare qualcosa che non sarebbe stato possibile fare“.

Sulle critiche: “Sono legittime se uno le ha, mi dispiace sentire delle lamentele sulla squadra o sui risultati del campo. Dobbiamo renderci conto che ci sono squadre che hanno speso il triplo rispetto allo Spezia e sono retrocesse. I successi arrivano se si lavora serenamente e si rema tutti dalla stessa parte“.

Sulla percentuale di riuscita dei progetti: “Credo sia possibile al 95%. Farò di tutto affinché lo Spezia possa investire in questa strada. Se la proprietà non fosse interessata, da Primo Cittadino penso che sarebbe importante avere uno stadio di proprietà. Bisogna capire gli equilibri finanziari della società, accettare le scelte. Oggi ci sono strumenti nuovi che potranno essere pensati: ci lavoreremo tutti insieme e senza demagogia“. 

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