7 Gennaio 2021 - 11:53

Pobega: “La Serie A è questa, lo Spezia può giocarsi le sue carte. Il Milan? Forse un giorno….”

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Per Tommaso Pobega la serata di Napoli è stata decisamente indimenticabile (RIVIVI IL LIVE). Con il suo gol e il rigore procurato è stato fra i migliori del match e dopo le sue parole nell’immediato post-partita ha raccontato oggi a Radio Sportiva le sue sensazioni sul presente e sul futuro. Ecco le sue considerazioni:

Sul momento: “Spero di aver fatto un piacere a Milanello per il gol in partita, ma sono concentrato sullo Spezia. Ho amicizia con molti ragazzi: ogni tanto ci sentiamo, con Gabbia ma non solo. In un futuro sarebbe bello tornare ad essere compagni. Penso però che adesso io debba migliorare per essere sempre pronto per giocare anche per il Milan”. 

Su Gattuso: “Lui è stato fondamentale per il mio percorso, ieri non sono riuscito a vederlo dopo la partita, ma ci eravamo salutati e abbracciati prima”.

Su un piatto speciale per festeggiare: “Seguo molto anche i programmi di cucina, per ora non abbiamo idee particolari ma ci penserò. Mi piace variare su carne, pesce, un po’ di tutto”.

Sul gol: “Questa è una caratteristica che cerco di sfruttare molto, già l’anno scorso mi aveva portato a segnare diversi gol nel Pordenone, cercando di incidere in fase offensiva. Ieri ho avuto la bravura e la fortuna di trovare il rigore ed essere veloce sul tap-in. Quella di Napoli è stata una partita in cui forse siamo riusciti meno visto il lavoro che facciamo in settimana. Per questo siamo stati premiati visto che abbiamo dato molto. In molti di noi sono alla prima esperienza in A e vogliamo giocarci le nostre carte: forse ultimamente non abbiamo raccolto tutti i frutti di ciò che abbiamo creato. Dobbiamo continuare con la voglia di sacrificarci sempre di più come abbiamo fatto ieri”.

Sugli obiettivi: “Al momento non pensiamo al premio, siamo concentrati sulla salvezza e ci sono molti punti da fare. Ci penseremo più avanti. Immaginavo che il livello in A fosse molto alto e infatti è stato così. Ci sono molte squadre che mi hanno stupito: ricordo la prima con il Sassuolo, squadra forte e che gioca bene, molto terribile”. 

Su quanto può assomigliare a Marchisio: “I paragoni li lascio fare agli altri, non ho mai avuto un modello di riferimento. Ci metterei la firma per fare una carriera importante come la sua”. 

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