20 Gennaio 2021 - 13:38

Paparesta: “Le società devono conoscere le regole, l’arbitro non deve ricordarle”. E la vittoria a tavolino…

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Sull’enorme errore regolamentare della Roma durante la partita con lo Spezia (VOTATE I VOSTRI MIGLIORI IN CAMPO) arriva anche un chiarimento legato al ruolo del direttore di gara e dei suoi assistenti, oltre che al tema legato alla possibile vittoria a tavolino. A spiegare esaurientemente la situazione è l’ex arbitro Gianluca Paparesta ai microfoni di Radio Sportiva

Sui cambi della Roma: “Sorprendente che una società così cada in errori incredibili come questo. Non è la prima volta, era successa anche la leggerezza di Verona con Diawara. Non penso che il problema sia degli arbitri che avrebbero dovuto segnalarlo, probabilmente ci sono delle pecche in società che si ripercuotono su queste situazioni. Il regolamento è chiaro: lo slot extra scatta ai supplementari ma non è un ulteriore numero di sostituzioni. L’errore non è della quaterna arbitrale né forse dell’allenatore. Probabilmente non hanno fatto attenzione a chi dovrebbe vigilare su queste cose. Vedere errori di questo tipo sorprende di cose”. 

Sull’arbitro: “Ha una funzione simile a quella di notaio in questo senso in campo. Non è tenuto a ricordare regolamenti o vigilare: se le squadre vogliono fare venti sostituzioni lui si adegua. Devono essere le società a sapere le regole e farà poi fede il referto”.

Sul risultato: “La Lega avrebbe sanzionato la Roma anche senza ricorso eventuale dello Spezia: con un numero certificato di sostituzioni effettuate sarebbe stata presa in automatico la decisione. Non ci sarà in ogni caso bisogno di questo perché la Roma ha perso sul campo”. 

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