23 Gennaio 2021 - 17:08

PAGELLE SP – Verde sfiora l’impresa, riscatto Farias. Spaesato Dell’Orco

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Di seguito vi proponiamo i migliori e i peggiori della gara fra Roma e Spezia (VOTATE I VOSTRI MIGLIORI IN CAMPO!):

PROVEDEL 6 – Attento quando si trova tra le mani un velenoso filtrante dalla sinistra, sulla rete di Mayoral può fare poco e nulla. Bravissimo nello sventare la botta di Pellegrini a fine primo tempo, non altrettanto sul secondo gol avversario. Si riscatta con un grande intervento poco dopo.

DELL’ORCO 4,5 – Ha l’attenuante di essere adattato in un ruolo nuovo, ma regge fino a un certo punto. Dalla sua parte la Roma penetra con troppa facilità e Pellegrini e co. gli fanno girare la testa. Qualche errore di troppo nella gestione del pallone per una prestazione sottotono. Dopo il terzo gol originato dalla destra Italiano lo toglie. (Dal 57′ BASTONI 6 – La musica cambia).

TERZI 5,5 – Non può fare gli straordinari contro i veloci attaccanti giallorossi, fa il possibile ma pesano i quattro gol incassati. Non fa particolari errori, ma la difesa balla troppo.

CHABOT 6 – Si presenta subito con un salvataggio sull’incursione di Spinazzola dopo venti secondi. Bravo anche in copertura con una scivolata, quando prova il lancio a verticalizzare sbaglia qualcosa. Nel complesso gara di sostanza, si avventura anche in avanti per dare manforte. Leggermente meglio di Terzi, anche se più irruento. (Dal 79′ ERLIC 6 – Si presenta subito con due grandi interventi in copertura. Entra bene in partita).

MARCHIZZA 6 – A sinistra riesce a imbrigliare a più riprese Karsdorp e difende bene. Si fa preferire quando con un paio di progressioni sulla sua fascia crea situazioni di pericolosità per i suoi. Delizioso un tunnel proprio sull’olandese. Gara generosa anche per lui, che sente la partita da ex e dà tutto al massimo.  

ESTEVEZ 5,5 – Lotta in mezzo al campo e si fa notare per qualche buona iniziativa, ma nel complesso viene arginato troppo facilmente dalla difesa giallorossa.

AGOUMÉ 6,5 – Conferma il trend positivo delle ultime uscite. Cresce anche nel corso della partita, ogni passaggio sia rasoterra che alto è perfetto. Sempre più una certezza di questo Spezia.

MAGGIORE 6 – Inizia un po’ in sordina, poi entra nel vivo della gara. Si annulla a vicenda con il roccioso Veretout, non ne esce sconfitto. (Dal 57′ ACAMPORA 5,5 – Soffre qualcosa nella zona mediana del campo e lotta come può).

GYASI 5,5 – Solito lavoro di spinta e copertura per l’inarrestabile 11 aquilotto. Sgomita perché dalla sua parte spesso e volentieri lo tengono in due, imbrigliato. (Dal 79′ VERDE 7 – L’ha fatto di nuovo: dopo la rete in Coppa ha segnato ancora da ex a tempo scaduto. Peccato solo che non sia servito a portare a casa punti).

FARIAS 7 – Chiamato a una conferma dopo un girone di ritorno un po’ sottotono, il brasiliano non tocca molti palloni ma risulta fondamentale per il gol del pareggio di Piccoli. È lui a vincere un po’ fortunosamente il contrasto con i difensori della Roma, a proteggere bene il pallone e a concludere in porta. Decisamente una buona partita la sua: entra praticamente in tutti i gol dei suoi servendo anche l’assist a Verde per il momentaneo 3-3.

PICCOLI 6,5 – Dalla gioia del gol al dolore per l’infortunio. Ha il pregio di sfruttare al meglio il fisico per tenere alta la squadra e si fa trovare prontissimo sulla respinta corta di Pau Lopez. Poco dopo è costretto a lasciare il campo per un problema muscolare: stringe i denti per non lasciare il campo ma deve abbandonare anzitempo la gara. (Dal 31′ GALABINOV 5,5 – Firma l’assist per Farias che vale il 3-2, poco altro).

all. ITALIANO 7 – Costretto ad adattare Dell’Orco sulla destra, si ritrova a dover fare i conti con un avversario straripante su quella corsia. Nonostante una formazione ancora una volta completamente diversa ad eccezione del solo Maggiore, riesce a tenere su la testa e per poco non porta a casa un punto che sarebbe stato d’oro visto l’andamento della gara. Il suo Spezia però fa calcio e questo conta: sette gol in due partite alla Roma non si segnano per caso. Sfortunato per il risultato, non per la prestazione. 

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