5 Marzo 2021 - 12:29

Spezia occhio ai gol al passivo: sono l’ago della bilancia per la salvezza

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Quella di domani è una sfida che vale tantissimo nell’economia della salvezza dello Spezia. Perdere con il Benevento potrebbe creare un problema, batterlo affossare un avversario in difficoltà. I sanniti sono in netto calo, con zero vittorie nelle ultime cinque partite e una sconfitta pesante contro il Verona. Lo Spezia sta un po’ meglio a livello di morale, ma La Nazione non sottovaluta una importante statistica: con i tre gol incassati con la Juve, lo Spezia ha la quartultima difesa del campionato con i suoi 46 gol incassati. Appena uno meglio di Benevento e Parma (47) oltre al distanziatissimo Crotone (62). Storicamente, anche il dato dei gol subiti va di pari passo con la retrocessione: Nelle ultime dieci stagioni è quasi sempre sceso di categoria chi prende più gol, non sempre chi ha il peggior attacco. Poche le eccezioni: su tutte il Verona del 2013/’14 (68 reti incassate ma decimo). Hanno pagato dazio con buoni reparti avanzati l’Empoli nel 2019 (11° attacco e 70 reti al passivo), il Crotone l’anno prima (12° attacco, 66 subite) e pure il Lecce dell’anno scorso (10° score ma ben 85 reti incassate).

A questo va aggiunta anche la differenza reti, fondamentale nell’economia della fine del campionato: -14 come il Cagliari dice l’attualità delle Aquile. Messe peggio Benevento (-22), Parma (-28), Crotone (-38). Blindare la porta diventa fondamentale, magari privilegiando l’apporto più difensivo di Marchizza e Ferrer sulle fasce.

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