Ricordate Alberto De Francesco? Forse non tutti sanno che l’ex centrocampista aquilotto è un doppio ex di Lazio-Spezia. Per lui, infatti, una trafila nelle giovanili biancocelesti prima di cominciare il percorso che lo portò a passare anche dal Golfo dal 2017/’18 per due stagioni. In vista del match, l’attuale giocatore dell’Avellino si è raccontato a Il Secolo XIX.
Certamente non sarà una gara facile, ma con il suo gioco lo Spezia ha ottenuto i punti che merita in classifica e De Francesco ha la ricetta: “Dovranno lavorare ancora per colmare le fisiologiche lacune di una neopromossa, ma ho per la squadra e per Italiano grande ammirazione“. La squadra ha infatti saputo valorizzare molto gli uomini a sua disposizione, oltre a far crescere esponenzialmente tre prodotti del settore giovanile. “Sta riuscendo a dare qualità al gruppo della promozione senza snaturarsi e ha saputo investire nel suo vivaio facendo emergere tre spezzini come Maggiore, Vignali e Bastoni” la sua sensazione.
E poi, non si è mai allontanato dai ricordi del centrocampista il Golfo e la sua gente: di quella squadra sono rimasti (e sente ancora) Gyasi, Terzi, Erlic, Ricci, Capradossi, ma pure Bartolomei, Mora, Mastinu e Augello che non sono più in rosa. Un grande affetto per coloro che lo hanno accompagnato in quella bella esperienza, ma altrettanto c’è per i vecchi compagni delle giovanili nella Capitale: “Danilo Cataldi è uno dei miei più grandi amici” ricorda. E, infine, sulla salvezza dello Spezia non ha dubbi: “C’è tutto per farcela. Questa squadra è un esempio per il nostro calcio, perché ha proseguito il suo percorso proponendo il gioco”.
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