31 Marzo 2021 - 10:51

Picco strategico per il futuro, non solo per le partite. L’idea dei Platek è chiara

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L’attualità della Spezia e dello Spezia si chiama Serie A, si chiama salvezza, ma si chiama anche stadio Picco. A trattare il tema è questa mattina La Nazione, riprendendo la posizione dei tifosi che ieri si sono fatti sentire in città con alcuni striscioni. Il quotidiano prova a leggere la situazione anche in relazione alla proprietà americana, specificando come da parte della famiglia Platek non ci siano assolutamente problemi a investire sull’impianto cittadino. Qualche idea ci sarebbe già, ma prima serviranno le certezze sulla sostenibilità economico-finanziaria dell’intervento. Quel che è certo – si legge – è che il Picco abbia una posizione strategica e seppur non abbia una situazione viabilistica ottimale resta un punto cruciale anche per la ricettività turistica. Insomma, investimenti commerciali da affiancargli potrebbero essere un’ottima leva. La nascente università e il Montagna sarebbero ulteriori propulsori, senza dimenticare che con uno stadio polifunzionale potrebbero essere ospitati anche altri eventi oltre alle partite. Le prospettive sono tante, ma tra il dire e il fare… c’è di mezzo il ad esempio il prossimo campionato.

Lo Spezia pensa infatti a dove giocare la prossima stagione, con la speranza che possa essere ancora in Serie A. Sono giorni importanti per capire cosa ne sarà dell’impianto cittadino: come ha chiarito Chisoli, a fine mese ne sapremo di più. E le strade percorribili ci sono, almeno per ora. Ma il tempo stringe.

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