20 Aprile 2021 - 15:46

Ernesto Paolillo: “Così salvammo lo Spezia. Impossibile dimenticare quel periodo”

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Uno dei doppi ex di Spezia-Inter, Ernesto Paolillo, ha parlato dei due club ai microfoni di Tuttosport. L’ex presidente delle Aquile si è detto ancora molto legato al Golfo dei Poeti e ha ripercorso la sua storia alla guida del club ligure. Di seguito le dichiarazioni di Paolillo.

A La Spezia ho trascorso un periodo meraviglioso, creando con tanto entusiasmo un progetto vincente. Ed è impossibile dimenticare i trionfi all’Inter. Nacque tutto quando Moratti mi disse di aver bisogno di me e mi propose la presidenza dello Spezia. Accettai e da lì partì questa fantastica avventura. Il club era sull’orlo del fallimento, un disastro anche per il titolo sportivo. Così il sindaco e il presidente della provincia chiamarono Moratti, consci dell’attaccamento alla zona della sua famiglia, con la mamma Erminia particolarmente affezionata al Golfo. Provammo a costruire una squadra sui migliori talenti nerazzurri. Portammo Cordaz, Dellafiore, Beati, Napolitano e Meggiorini. Acquisti? Prendemmo Eddy Baggio, fratello di Roberto. Un giocatore che in quella lega assicurava un certo numero di gol. Facemmo bene e conquistammo la Coppa Italia di Lega Pro. Sono quelle cose che ti rimangono dentro, quasi come il Triplete. Vincere è sempre difficile, all’Inter cercammo di portare più qualità al settore giovanile ed emersero Santon e Balotelli. La filosofia rimase la stessa: Eddy Baggio come Milito, Santon e Balotelli come Dellafiore e Meggiorini. Lo Spezia di oggi? Mi piace il suo gioco. Divertono e affrontano gli avversari senza paura. L’Inter è plasmata magnificamente bene da Conte e dagli amministratori delegati. Sono convinto che chi lavora tanto meriti di essere premiato: scudetto all’Inter e salvezza per lo Spezia.

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