24 Aprile 2021 - 13:27

U17, Vecchio: “Ho lo Spezia cucito addosso, trasmetto la motivazione ai miei ragazzi”

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Il tecnico dell’unser 17 dello Spezia Calcio Beppe Vecchio si è raccontato ai microfoni dei canali ufficiali del club. Un’esperienza ormai storica la sua, visto che da tredici anni fa parte del settore giovanile delle Aquile. L’allenatore ha raccontato la sua lunga militanza nel Golfo, ma anche un’annata purtroppo condizionata dalla pandemia. Ecco le sue parole:

Sullo Spezia: “Ormai è una seconda famiglia per me. Sono tredici anni che ho questa maglia addosso prima da calciatore e poi da allenatore: lo Spezia è più di una semplice squadra di calcio. Ho tante amicizie qui da anni e sarò per sempre tifoso di questa squadra. Quando i nostri ragazzi prendono la maglietta della squadra devono leggere la frase di Ponzo al suo interno. Il nostro DNA è quello di gente che non molla mai e anche nel settore giovanile si vede”.

Sui test-match: “Sono stati fondamentali, perché solo con gli allenamenti e senza partite non si ha il metro di crescita per i ragazzi. Loro sono stati tutti fantastici perché hanno fatto delle prestazioni ottime e questo dipende anche dalla cultura del lavoro che hanno, che è alla base di tutto e si vede anche più avanti nel tempo”.

Sul gruppo: “Abbiamo lavorato molto sulle motivazioni. Lavorando senza un campionato bisogna sempre tenere tutti concentrati dentro l’allenamento e non è semplice. Ma con il mio staff abbiamo lavorato molto su questo e il gruppo ha risposto in modo valido. Non dobbiamo dimenticare che il primo obiettivo è sempre la crescita dei ragazzi. Se poi arrivano anche i risultati (come quello sul Parma n.d.r.) tanto di guadagnato. Dobbiamo mettere sempre loro al centro: da due anni conosciamo le qualità del gruppo e i miglioramenti si sono visti tanto. Mi aspettavo una buona prestazione, ma il lavoro è ancora lungo e c’è molto da fare”.

Sugli obiettivi: “Il campionato lo abbiamo iniziato e siamo partiti bene. È giusto che i ragazzi pensino a fare meglio possibile. Siamo in un girone di cinque squadre e passa solo la prima, ma non molliamo mai, battagliamo di partita in partita e vedremo dove arriveremo. Se metteremo passione e cuore le cose verranno da sole”. 

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