25 Giugno 2021 - 23:28

Meluso: “Perché lo Spezia ha lasciato la clausola? L’errore è a monte”

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L’ex DG dello Spezia Mauro Meluso ha parlato a TMW Radio del caso Italiano-Fiorentina, situazione sulla quale è già stato interpellato più volte. Ma non solo: ha raccontato anche le dinamiche dell’annata appena passata e le annesse difficoltà. Ecco le sue parole:

Sulla stagione: “Lo Spezia ha fatto un percorso lineare giocando sempre con coraggio. e ottenendo risultati meritati. Salvarsi col gioco significa avere dei valori che Italiano ha messo in evidenza e facendo rendere i giocatori. Tutti hanno contribuito alla buona riuscita del progetto. L’importante è che il calcio sia sostenibile, spesso non lo è. A inizio anno c’era un’altra proprietà, abbiamo speso quanto ricavato per un costo di 23 milioni, per i trasferimenti 3. Siamo orgogliosi di quanto abbiamo fatto”.

Sull’addio: “Non ci sono delusione e amarezza, perché l’attuale proprietà ha semplicemente una visione differente. In modo legittimo hanno interrotto il rapporto e succede spesso quando si cambia proprietà. Si sono comportati molto bene e linearmente, a differenza di situazioni nel recente passato”.

Su chi ha fatto più progressi: “Abbiamo preso 20 calciatori e qualcuno si è perso. Ma altri hanno sorpreso: penso ad Agoumé, Ismajli, Estevez, Leo Sena. Poi Chabot, Agudelo, Verde, Farias e Saponara hanno messo grande esperienza. I due portieri che si sono alternati Provedel e Zoet, diversi ma determinanti entrambi”.

Su Pobega: “Ci lamentiamo che in Italia non si prendono in considerazione i giovani, ma ci sono anche pochi investimenti verso i settori giovanili. Chi tira fuori i giocatori sono i soliti. Anche gli allenatori hanno mentalità più conservatrice e si affidano a prospetti più rodati. Su Pobega, Nzola e Verde abbiamo fatto un investimento: il primo tornerà al Milan e mi auguro possa essere protagonista. Ai giovani serve un vestito giusto cucito addosso”.

Su Italiano: “Non voglio dare giudizi, non abbiamo la campana dell’allenatore, reputato traditore. Ha rinnovato, ma lo Spezia gli ha lasciato la possibilità di uscita. Perché? Andrebbe chiesto a loro. Lui è stato corretto, il problema sta a monte e ne sono certo. La clausola andava annullata, non puoi far passare Italiano per un traditore così. C’era anche prima, non era stata messa da me. Fossi stato in sella me ne sarei accertato… Sappiamo che c’è possibilità di rescissione dietro pagamento della penale. Non so se avverrà, dico solo che Italiano è meritocratico e coerente. La Fiorentina? Non fa niente di illegittimo: se la clausola è lì non vedo nulla di strano”.

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2 thoughts on “Meluso: “Perché lo Spezia ha lasciato la clausola? L’errore è a monte”

  1. Parole in libertà. I contratti sono accordi legali che impegnano il datore di lavoro e il dipendente. Quando una delle due parti viene meno rispetto a quanto stabilito e non c’è consenso nell’interruzione da ambedue, ci sono sempre clausole di protezione in un senso e nell’altro. Poi se si trova un accordo è un altro discorso. Quì le parti sono tre: lo Spezia, Italiano e la Fiorentina che si è intromessa. Possiamo parlare dei fatti che conosciamo attraverso l’informazione. Ognuno può dire la sua ma, i contratti sono contratti. In questo caso è evidente quale sia la parte danneggiata: lo Spezia!

  2. Più Meluso blatera contro lo Spezia nel caso Italiano-Commisso e più scade come persona poco intelligente.
    Che delusione.

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