28 Marzo 2022 - 10:53

Mancini resta ed “evolve” la sua Italia

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La partita con la Turchia sarà la più triste della nostra storia calcistica. Lo scrive la Gazzetta dello Sport oggi in edicola, in riferimento all’amichevole di domani dell’Italia. Saremmo dovuti essere ad Oporto – si legge -, invece affronteremo un’altra squadra eliminata in quel di Konya. L’interesse generale, più che sulla gara, è però sul futuro di Roberto Mancini. La favola inattesa vissuta la scorsa estate non può avere un simile epilogo. L’orgoglio, scrive il quotidiano, gli impone di restare alla guida della Nazionale, per organizzare una rivincita e un finale diverso. E trovare un senso alla gara di Konya, che può essere il primo passo verso il Mondiale 2026. Tra i principali cambiamenti, è possibile l’addio al “doppio play”, con l’inserimento di alcuni interni come Barella, Tonali, Locatelli, Pellegrini e Pessina. Meno palleggio, ma più dinamismo e verticalità. Per sfruttare al meglio le qualità degli esterni offensivi e, al tempo stesso, il peso di un centravanti come Scamacca. Un passo alla volta, partendo dall’amichevole di domani con la Turchia.

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