Spezia-Napoli, l’avv. dei bianchi: “Tifoso ferito a una mano? Fatto da solo”

Nell’edizione odierna de Il Secolo XIX troviamo un’interessante intervista a Massimo Lombardi, avvocato difensore dei 4 tifosi spezzini arrestati in occasione degli scontri fra tifoserie in Spezia-Napoli. Lombardi spiega come già nei giorni antecedenti alla partita si annusasse la possibilità che potesse succedere qualcosa. “Le immagini registrate dalle telecamere del Picco mostrano in effetti molti tifosi del Napoli che entrano nel settore ospiti con il volto travisato, brandendo le aste delle bandiere e le fibbie delle cinture”. L’avvocato ha poi espresso soddisfazione per la revoca dei domiciliari per gli ultras aquilotti fermati. Ha poi continuato: “Ci difenderemo con forza perché riteniamo le accuse ingiuste: credo sia importante ribadire che il tifoso del Napoli che ha perso la mano per un petardo ha fatto tutto da solo”.  “Poi – continua il legale – c’è la delusione per la festa rovinata: il match doveva essere inserito nella fascia di rischio più elevata in modo da poter disporre di un adeguato dispiegamento di forze di polizia”. Lombardi afferma che i rapporti burrascosi tra le tifoserie di Spezia e Napoli risalgano addirittura al 2006: ´In occasione della finale di Supercoppa di serie C furono accoltellati alcuni ultrà aquilotti – osserva il legale -, poi anche negli anni di serie B si sono verificati episodi che hanno contribuito ad alzare la tensione. Però domenica la tifoseria voleva soltanto festeggiare e temeva che gli ultrà del Napoli venissero in Liguria per fare danni. Anche gli investigatori sapevano che i gruppi rivali si beccavano da mesi sui social network, in particolare a causa di un coro infelice sulla morte di Maradona intonato durante la gara di andata.”

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