5 Giugno 2022 - 14:00

Nzola rivede il gol, ma è solo l’inizio. Ritrovarsi serve a lui e allo Spezia

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Un timido segnale, se non altro. Il gol con cui ieri Mbala Nzola ha ribaltato le sorti di Angola-Repubblica Centrafricana non è di per sé né eccezionale esteticamente, né altrettanto segnato a un avversario irresistibile. Ma è un segnale, di cui l’attaccante (e di riflesso anche lo Spezia) ha bisogno. Un colpo di testa, arrivato su un calcio d’angolo spiovente e deviato in porta approfittando della maldestra uscita del portiere, che però ridà all’attaccante il feeling con la rete, che per una punta è linfa vitale. Vittoria e sorrisi, almeno stavolta.

Il 2022 è stato un anno da dimenticare per Nzola: zero reti in  campionato e rapporto con Motta e i compagni ai minimi storici. E, purtroppo, con il tecnico il feeling non è mai sbocciato, fino alla definitiva esclusione nelle ultime partite. A dire la verità, il franco-angolano ci ha messo parecchio del suo: dai continui ritardi, agli screzi in allenamento, fino alla storia del piercing contro l’Inter come ultima goccia che ha fatto traboccare il vaso. E ora, al rientro dall’Africa, per lui dovrebbe (almeno sulla carta) cominciare la quarta stagione in maglia bianca. E sarà anche compito del nuovo allenatore – oltre che dello stesso ragazzo in primis – ritrovare il miglior Nzola, nell’interesse di tutti. 

Arrivato nel gennaio del 2019 dal Trapani dopo il fallimento dei siciliani, l’attaccante era stato decisamente un trascinatore nella seconda parte di campionato, oltre che protagonista nei play-off. Ritrovarsi serve prima di tutto a lui, oltre che allo Spezia: Nzola è un patrimonio del club. Con Italiano era stato in grado di segnare ben 11 reti al primo anno di Serie A, a fronte delle sole 2 in quest’annata. Il contratto dell’attaccante scade a giugno 2023, quindi le strade sono due: provare a cederlo in questa estate oppure riabilitarlo in qualche modo e salutarsi fra due. La prima opzione non è semplice: se il mercato resterà bloccato non sarà semplice rimpiazzarlo. In tutti e due i casi lo Spezia potrebbe uscirne in piedi: venderlo significherebbe mettere a referto una plus-valenza prima della naturale scadenza contrattuale, ritrovarlo al meglio vorrebbe dire contare ancora sui suoi gol. La palla passerà (presto) al nuovo allenatore e al mercato: la speranza è che alla fine la soluzione possa accontentare tutti. Perché in fondo perdere un prospetto come il suo sarebbe un vero peccato. E la sensazione è che molto si capirà già dal prossimo ritiro alle porte

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