1 Luglio 2022 - 11:18

Abbonamenti troppo cari, i tifosi “fuggono” in Ferrovia

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Il rincaro degli abbonamenti per la gradinata ha avuto l’effetto di “sfrattare” molti tifosi aquilotti, che hanno preferito cambiare settore spostandosi in curva Ferrovia. Lo riporta Il Secolo XIX, attraverso le dichiarazioni dirette di alcuni abbonati dello Spezia. “Avevamo già pronti venti abbonamenti nei distinti, pensando che i prezzi fossero più popolari. Guardando quelli della altre società ci eravamo fatti un’idea – racconta Federico Pinza – e immaginavamo che un abbonamento in Serie A nei distinti, per i vecchi abbonati, non potesse superare i 22/24 euro a partitaCi spostiamo in blocco in Ferrovia, come tanti altri tifosi che da anni erano nei distinti e pensavano di ricevere un trattamento migliore”.  Il rincaro nei distinti ha scatenato il malumore generale fra gli storici abbonati: “Non capiamo quale sia l’intento di condurre una politica che porta a sfrattare i tifosi da un intero settore – continua Federico – accadrà che con le medio-piccole i distinti saranno mezzi vuoti e con le grandi invece gremiti di tifosi ospiti. Che senso ha? C’è sproporzione fra settori: in curva i prezzi sono corretti ma in gradinata no. Sembrava una politica fatta per portare più spezzini allo stadio e invece si otterrà l’effetto contrario”.

Dello stesso pensiero anche Giancarlo Marianelli, storico abbonato nei distinti: “Ho deciso anche io di spostarmi in curva, per seguire il mio gruppo di amici. Siamo amareggiati, ci aspettavamo tariffe abbonamenti diverse per il nostro settore. Nel prezzo non è stato tenuto conto dei vecchi abbonati, così come per le famiglie non è previsto alcuno sconto. Lascio a malincuore questo settore, ero qui da una vita. Sarebbe bastato poco, un centinaio di euro di meno, ma così è davvero troppo“. La delusione è animata anche dal pensiero che i prezzi non siano adeguati a uno stadio come il “Picco”, che ancora non può contare su servizi all’altezza della Serie A: “Prima si sarebbe dovuto adeguare lo stadio e poi innalzare i prezzi. Il Picco è la nostra seconda casa – spiega Leonardo Del Bello – ma bisogna essere sinceri, presenta disservizi. Non offre parcheggi, i posti sono stretti, i bagni spesso allagati. Ci aspettavamo un aumento ma sensibile, non folle. Non siamo in contestazione ma ci sembrava giusto esprimere un malumore generale“.

Il quotidiano riporta anche le parole di chi, nonostante il rincaro, è rimasto fedele al proprio settore. È il caso di Diego Tesi: “Io resto dell’idea che i prezzi non siano così folli. Sono aumentati parecchio, ma c’era da aspettarselo. Io e mio figlio ci siamo abbonati ancora nei distinti, perché qui la partita si vede molto bene. Mi sarebbero piaciute delle agevolazioni per i familiari, così chi vuole abbonarsi con il figlio o la moglie ha diritto a uno sconto. Avrebbe permesso di incrementare gli abbonamenti, con una spesa più ragionevole“.

3 thoughts on “Abbonamenti troppo cari, i tifosi “fuggono” in Ferrovia

  1. fra le varie cause del “flop-abbonamenti” non sottovaluterei l’inefficacia di una Survey male impostata e altrettanto mal condotta

    pagine e pagine di domande palesemente partorite da una cultura che non è sicuramente quella dei tifosi del calcio, tantomeno del calcio italiano e ancora meno dello Spezia. Io me ne ero accorto subito.

    comincio a pensare che i Platek (e gli americani in generale… quindi anche quelli che hanno acquistato altre società) si stiano ricredendo sugli investimenti fatti nel calcio italiano

  2. Mah. La Survey… non credo siano tutti così sprovveduti. Per il Picco sono già stati investiti molti soldi, normale adeguare i prezzi allo spettacolo dell serie A. Prima gli abbonamenti costavano davvero poco!

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