Cinque partite alla pausa. Cinque battaglie che serviranno al campionato per tracciare una linea prima del lungo stop e allo Spezia per capire quale sarà la sua dimensione in questa terza annata in Serie A. Continuare a inseguire una salvezza alle ultime curve oppure provare davvero ad innalzare il livello mettendosi al sicuro con un certo anticipo? La classifica dopo il primo lotto di dieci partite dice che le Aquile – a quota 9 – hanno 4 punti di vantaggio sulla terzultima piazza del Verona, 5 sulla penultima Cremonese e 6 sulla Sampdoria fanalino di coda. Un vantaggio non così consistente ma che al momento consente a Gotti e ai suoi ragazzi di dormire sonni relativamente tranquilli.
Ruolino
Fin qui la marcia dei bianchi è in perfetta media salvezza: Gotti ha fatto di un punto meglio di Motta (che era a 8) e uno peggio di Italiano (10), ma all’orizzonte ha cinque gare che consentiranno davvero di avere una situazione un po’ più chiara. La domanda fatidica è: quanti punti servono allo Spezia per arrivare al 4 gennaio alla ripresa del campionato senza nuvole? Bella, ma di difficile risposta. O meglio, il confronto con gli altri anni pare già aver dato un indirizzo. Sia Motta che Italiano arrivarono alla quindicesima giornata con 11 punti, nei fatti 2 soli in più di adesso, riuscendo poi a salvarsi con 37 e 39 a fine anno, ma con una Serie A che pone quest’anno una quota salvezza più alta rispetto ai soli 31 punti dell’anno scorso, la sensazione è che possa servire qualcosa in più.
Cinque per me, posson bastare
Le Aquile sono attese da tre trasferte e due gare in casa, un dettaglio non indifferente pensando al rendimento decisamente discordante al Picco e lontano dal fortino amico. Visita a Salerno questo weekend, poi la gara interna con la Fiorentina, quindi San Siro contro i campioni d’Italia del Milan. Si torna poi in Liguria contro la lanciata Udinese per chiudere al Bentegodi di Verona contro l’Hellas. Due scontri diretti, due gare complicate e i viola dell’ex Italiano in un momento di affanno. Un calendario non facile ma nemmeno proibitivo, che però impone alla squadra in maglia bianca di sbagliare pochissimo, anche perché chi sta dietro sta cominciando a correre. Un risultato di assoluta qualità – che consentirebbe un Mondiale serenissimo – sarebbe quello di portare a casa 5 punti: il bottino salirebbe a 14 in classifica, ancora una volta perfettamente in linea di galleggiamento con lo scudetto salvezza. Farne 3 (una vittoria o tre segni X) vorrebbe arrivare al primo grande giro di boa con un +1 rispetto alle annate precedenti, trovarne meno sarebbe invece un modo decisamente complicato di andare a riposo.
Morale
Il successo contro il Brescia ha portato una certa serenità, importante quando la partita può portare tanto da perdere e poco da guadagnare. Gotti ha anche tratto buone indicazioni dalle seconde linee, dando minuti importanti a chi ha giocato meno in stagione. E se vincere aiuta a vincere, ora anche affrontare le prossime partite (magari recuperando anche qualche pezzo pregiato) può diventare un’arma in più.
PLATEK: “VI SPIEGO IL PROGETTO SPEZIA. MERCATO? GUARDIAMO AL RAPPORTO QUALITÀ-PREZZO”